di Stefania Mistichelli
L’Altra Italia torna in città e per la sua VII edizione si fa “interrogativa” e si apre a collaborazioni prestigiose. «Pur rimanendo sulla falsariga delle scorse edizioni “L’Altra Italia” quest’anno presenta alcune novità. -spiega il sindaco Guido Castelli- La prima è il rapporto stabilito con “La Milanesiana”, il festival nato dall’intuizione di Elisabetta Sgarbi, che porterà in città, domenica 15 e lunedì 16 luglio, alcuni frammenti della rassegna ambrosiana». Grazie alla collaborazione con Francesca Filauri, la kermesse promossa dal comune di Ascoli con Amat e con il sostegno di Mibact e Regione Marche, si aprirà domenica alle 21 al Teatro Filarmonici con il dibattito su “Dio, arte e scienza” con Vittorio Sgarbi e Giulio Giorello, seguito dal concerto di Morgan. Tra i tanti eventi della Milanesiana in trasferta da segnalare l’inaugurazione, al Forte Malatesta lunedì alle 17.30, della mostra curata dallo stesso Sgarbi su “Luigi Serafini. Storie naturali“. Interverranno il curatore, Serafini e Stefano Papetti. Quest’ultimo dice: «Saranno esposte sette grandi tavole nella chiesa di Santa Maria del Lago del Forte, mentre il catalogo è edito da “La nave di Teseo”».
La presentazione del festival “L’Altra Italia”
Per la prima volta, in sette anni, il festival ha un titolo interrogativo. «Ci siamo voluti fare una domanda -continua Gilberto Santini, direttore dell’Amat- e chiederci cioè in quale Italia ci trovassimo, a cinquant’anni dal ’68. Da qui “Quale Italia? Dal ’68 al 2018. Come (non) siamo cambiati”».
Da martedì 17 a sabato 21 luglio, dunque, tanti saranno i momenti di confronto, di riflessione e dibattito, dagli “A tu per tu” in piazza Ventidio Basso fino agli appuntamenti per i più giovani de “L’Altra Italia Young”. «Abbiamo scelto temi caldi -anticipa il sindaco- e relatori pronti ad un dibattito vivace. Martedì alle 21,30 si parlerà della chiesa di Papa Francesco con il vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole e gli intellettuali Camillo Langone e Pierpaolo Saleri, con la moderazione di Vincenzo Varagona. Mercoledì sarà la volta del professor Franco Gardini che parlerà dell’Islam d’Europa, mentre giovedì 19 luglio sarà la serata dei sindaci: ci saremo io, Matteo Ricci e Clemente Mastella. In quella serata Ricci presenterà il suo libro e io il mio, in uscita in questi giorni: “Coi piedi per terra”. Sarà un incontro tra primi cittadini “disorientati”». In queste occasioni la Libreria Rinascita sarà presente con le sue “isole della bibliodiversità”, dove saranno reperibili le opere degli autori presenti alla rassegna, ma anche titoli che in modo diverso hanno affrontato il tema suggerito dal titolo del festival.
Morgan
Accanto a “L’Altra Italia”, non mancheranno i tradizionali appuntamenti con “L’Altra Ascoli”. «Anche per questa sezione non abbiamo rinunciato ai punti interrogativi e ci chiederemo “Quale romanico?” il 18 luglio nella chiesa di Sant’Andrea alle 18,30. -va avanti Papetti– Il giorno successivo ci dedicheremo ai cambiamenti vissuti dalla nostra città tra il XIX e il XX secolo attraverso l’esposizione, nel polo culturale Sant’Agostino, di alcune immagini prese dall’archivio iconografico dei musei ascolani, mentre venerdì 20 luglio nella Sala De Carolis della Pinacoteca Civica per “Quale Roma?” parleremo dell’Ara Pacis e, in particolare, saranno esposti i rilievi del monumento realizzati negli anni Trenta dall’architetto Luigi Leporini in occasione della creazione della copertura progettata da Vittorio Ballio Morpurgo, recentemente sostituita, non senza violente critiche da parte di molti studiosi. Tutti gli eventi saranno preceduti dalle iniziative dell’Altra Italia Young, dedicate ai più piccoli, e seguiti dagli Itinerari Sonori curati dall’Istituto Spontini».
Una rassegna che “costringerà” i partecipanti a riflettere sulle dinamiche culturali che l’Italia sta attraversando. Questa la definizione del neo vicepresidente dell’Amat Massimo Cesca: «Gli appuntamenti sono tanti e tali che sarà difficile scegliere. Un apprezzamento particolare va agli eventi per i giovani, che quasi mai vengono inseriti in kermesse di questo tipo: si tratta di una formula interessante, non scontata e sicuramente vincente». Dello stesso parere il neo assessore alla cultura del comune di Ascoli Piersandra Dragoni. «Ho seguito il festival sempre da spettatrice, devo dire che in particolare apprezzo lo spazio dato ai più giovani, perché da assessore credo molto nella missione di supportare la crescita culturale della comunità, a partire dai bambini. Inoltre, in un mondo social che spesso ci porta a condividere il pensiero di altri, penso che “L’Altra Italia” ci spinga a riflettere e a concepire pensieri originali».
L’ingresso a tutti gli eventi è libero.
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