Emendamenti al “Decreto terremoto” cassati, esplode la rabbia del presidente della Regione Luca Ceriscioli. «Una presa in giro per sindaci e cittadini che da questo governo si aspettano risposte -afferma- La scorsa settimana sono stato convocato in audizione alla Camera dei Deputati per essere ascoltato sul dl terremoto. La discussione è stata molto concreta, volta a presentare gli emendamenti concordati con i Comuni. Da quello che apprendo non è servito a nulla. Gli emendamenti non sono stati neppure discussi.
Devo considerare proclami quelli del governo?». Ceriscioli aggiunge: «Gli emendamenti erano importantissimi -aggiunge- per la gran parte erano senza necessità di copertura economica – spiega Ceriscioli – non sono mai stato appassionato a fare polemica politica o strumentalizzazioni, ma sono interessato agli strumenti per utili per ripartire. Provvedimenti utili ai Comuni, ai cittadini (in particolare la proroga dei dipendenti degli uffici della ricostruzione) e alle imprese. Opere pubbliche lasciate senza RUP e necessarie semplificazioni che rimarranno sulla carta. Temi che non riguardano in alcun modo l’ente Regione. Uno su tutti, l’estensione a due anni degli ammortizzatori sociali per i dipendenti Whirlpool di Comunanza. In questo caso il comportamento della maggioranza è incomprensibile, perché le risorse ci sono e sono quelle già stanziate dal precedente governo. Un vulnus che crea grossi rischi per i lavoratori e per i livelli occupazionali di quel territorio già duramente colpito dal sisma. Siamo preoccupati. A questo punto si rende necessario che il vicepremier Di Maio, ministro del Lavoro e dello sviluppo, dia le risposte ai lavoratori e le loro famiglie, superando il silenzio tenuto fino ora».
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