Bellezza, storia e coraggio
Il corteo della Quintana non delude
La fotogallery

ASCOLI - Un evento che si ripete puntualmente ogni anno ma che cattura sempre curiosità. Ad aprire, il conduttore Rai Massimiliano Ossini, poi occhi giustamente puntati sulle dame. Applausi per i castelli, su tutti quello di Arquata del Tronto
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di Luca Capponi 

(foto di Andrea Vagnoni)

Da decenni si ripete, quasi in modo perpetuo, eppure cattura la curiosità. Riconoscere i volti noti, osservare il portamento delle dame, incitare i cavalieri, seguire il ritmo di tamburi e chiarine, ammirare gli sbandieratori all’opera. Il corteo della Quintana è una miniera di volti e storie, il prodromo a quello che accadrà, l’assaporare la calma prima della battaglia al moro. Da piazza Ventidio Basso al Campo dei Giochi.

Franchi e Petrucci, rispettivamente vice e sindaco di Arquata

E anche quest’anno non si è fatta eccezione. Ad aprire, prima di tutti, intorno alle 19,30 (puntualità e ritmo spedito quest’anno non sono mancati), il conduttore Rai Massimiliano Ossini, rigorosamente a cavallo, lui ormai legato a doppio alla città delle cento torri (è sposato con l’imprenditrice Laura Gabrielli). A seguire, come da protocollo, ecco il Comune di Ascoli (con il sindaco Castelli e assessori in testa), seguito dai castelli, meritevolissimi di citazione: Arquata del Tronto (sempre il più applaudito, giustamente) con sindaco Petrucci e il vice Franchi in evidenza, Patrignone, Castorano (la castellana è Elisabetta Sabbatini, nota ristoratrice), Montemonaco, Folignano, Acquasanta Terme, Ripaberarda, Porchia, Roccafluvione, Venarotta.  
Poi spazio ai sei contendenti, vale a dire i sestieri, dove a catturare l’attenzione al solito è l’accoppiata cavaliere-dama. Con leggera e ovvia prevalenza di quest’ultima. Primi a sfilare, come da classifica dell’ultima giostra, quelli di Porta Solestà, sguardo fiero come di chi sa di avere dominato negli ultimi anni. La dama, Ilaria Traini, non delude: sorriso che coinvolge avvolto in abito turchino e oro. A ruota ecco Porta Romana con la prima bionda del corteo, Iuliana Ramona Alexa, origini rumene e portamento che emana classe nel mix rosso-oro.

Il più giovane dei cavalieri, Nicholas Lionetti, si ristora con l’acqua

La formosa (e bionda) Giulia Croci, la “dama dalla rosa rossa” di Sant’Emidio avanza nel suo connubio rosa-verde, mentre l’avvocato Eleonora Norcini Pala, prima donna della Piazzarola, riporta in auge con successo le more, sorretta nel suo compito da Marika Panichi, sicura nel ruolo a cavallo di Elisabetta Trebbiani. A veder sfilare la Piazzarola, però, non si può non spendere una parola per Nicholas Lionetti, neo maggiorenne, il cavaliere più giovane del lotto.
Negli occhi dei figuranti di Porta Maggiore c’è un misto di speranza e rassegnazione: probabilmente un tre quarti di loro non ricorda l’ultima Quintana vinta (era il 1982) e solo per questo ai neroverdi non può non andare il premio dell’attaccamento ai colori. Sperando che arrivi presto qualche altra soddisfazione più…concreta. La dama, Carol Carosi, procede solerte nel suo abito nero con stupendi ricami bianchi.

Gli speziali di Sant’Emidio

A chiudere ecco Porta Tufilla, ansiosa di rivincita dopo il sesto posto dell’ultima edizione. Allo sguardo da cartolina di Germana Galli il compito di mettere sulla buona strada il popolo rossonero, stesso colore del suo elegante vestito.
Dal corteo è tutto, la palla passa al campo.

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