di Benedetto Marinangeli
(foto di Alberto Cicchini)
Sala stampa gremita di tifosi ed un grosso applauso. Così è stato accolto Giuseppe Magi, sciarpa rossoblù al collo, al suo arrivo alla conferenza stampa di presentazione. «Dopo un lungo inseguimento -ha detto Andrea Fedeli– è stato sancito questo matrimonio tecnico. Magi è il profilo giusto per costruire un rapporto duraturo». E’ stata poi la volta del nuovo tecnico della Samb, che da domani inizierà a lavorare nel ritiro di Roccaporena.
«Il sentimento che provo ora è una sensazione di bello. -ha esordito- Sono emozionato ed è un segnale positivo. Il nostro lavoro è emozione e quando l’avverti, ti piace trasmetterla alle persone con cui lavori. Con la società siamo in piena sintonia. C’è un programma nuovo e i risultati straordinari conquistati dalla famiglia Fedeli in questi anni sono uno stimolo a fare sempre meglio. Non facciamo proclami né il passo più lungo della gamba. Oggi si inizia e tutto ciò mi rende felice».
Magi, in passato c’erano stati degli abboccamenti con la Samb oggi sono diventati realtà.
«E’ vero, ma forse allora i tempi non erano maturi. Entrambi siamo partiti dai dilettanti anche se da percorsi diversi. Non sempre si riesce a mettere insieme ma abbiamo trovato un punto di incontro sulla costruzione di una squadra giovane ma competitiva».
E’ preoccupato per questa nuova avventura?
«Una piazza come San Benedetto, va al di là di pensieri e preoccupazioni. Fedeli mi ha portato qui, mettendomi in mano qualcosa di importante. Una proprietà che trasmette adrenalina che, poi, io devo passare alla squadra. Per il momento partiamo per Roccaporena, poi le preoccupazioni arriveranno».
C’è grande attesa per questa nuova Samb.
«Lo so bene, ma il mio primo obiettivo è quello di trasmettere la mia idea di calcio e serenità ai ragazzi e poi coinvolgere il pubblico. Non ci siamo posti obiettivi. In C ci sono tante società blasonate che rischiano di non iscriversi. La società ha fatto un ragionamento logico e cioè quello di non compiere il passo più lungo della gamba».
L’ottima stagione che si è conclusa da un mese potrebbe influire psicologicamente sulla nuova squadra?
«Se guardiamo i risultati, il terzo posto e gli ottimi playoff c’è un po’ tutto da perdere. Nel calcio il risultato è fondamentale, ma se si ragiona solo in questi termini si va a finire in un vicolo cieco. Non sappiamo se possiamo migliorare o peggiorare la posizione dello scorso anno ma il nostro primo obiettivo è quello di dare continuità al progetto con serenità. L’obiettivo è quello di sviluppare un buon gioco e fare divertire il pubblico».
Tatticamente ci sarà il ritorno alla difesa a quattro?
«La mia idea è questa ma prima voglio conoscere tutti i giocatori che avrò a disposizione e nel corso della prima settimana di ritiro mi renderò conto di tutto. Certo il 4-3 che poi possa essere 1-2 o 4-3-3 è il modulo di partenza. Ma se per raggiungere l’obiettivo è necessario un altro schema tattico farà parte della mia intelligenza capirlo. Lavoreremo anche per un altro modulo perché potrà essere utile in corso di gara. I primi giorni di ritiro mi diranno se siamo sulla strada giusta o meno».
Magi, ha fatto richieste particolari alla società per il mercato?
«Con la dirigenza lavoriamo e siamo di comune accordo. Tutti insieme stiamo cercando calciatori che abbiano le caratteristiche giuste per completare l’organico. Solo in ritiro possiamo renderci conto di ciò che abbiamo in casa e vedere se un giovane sia pronto o meno per il campionato di serie C. La nostra lista over è ancora aperta con quattro, cinque spazi liberi. Ciò che conta è portare gli uomini giusti e funzionali al nostro progetto».
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