di Silvia Remoli
Ore 21,20: mancano 10 minuti all’ora X, quella scritta sul biglietto del concerto, il pubblico è in trepidante attesa (leggi articolo) e si è ben riscaldato grazie all’esibizione del gruppo spalla, i Voina, 4 ragazzi di Lanciano, pieni di energia, che suonano bene e cantano ancor meglio, con testi introspettivi e di denuncia (per far riflettere e al contempo divertire, grazie alle innate capacità di intrattenimento), su melodie rock alternativo. Gli abruzzesi fanno assaggiare i loro album “Alcol, schifo e nostalgia” e “Noi non siamo infinito” e poi si congedano con il brano “Io non ho quel non so che” accompagnati da applausi e grida di approvazione. Non male per il loro curriculum l’apertura di un concerto di livello internazionale.
Ore 21,27 :gli amplificatori sparano a tutto volume la voce di Pavarotti in “Nessun Dorma” , e sull’emozionante finale di “All’alba vincerò” si alzano un boato enorme e un nuvolone di fumo da cui esce una lunga sagoma bianca, quella del cantante e chitarrista Sergio Pizzorno (così orgoglioso delle sue radici italiche da chiamare i figli Ennio e Leone in omaggio al compositore di colonne sonore Premio Oscar e al regista western): capelli lunghi bloccati sulla fronte dalla sua inconfondibile fascia, barba incolta, jeans aderenti, ma questo è il fascino dei rockers, che fa ‘strappare i capelli’ e sventolare striscioni alle loro fans in prima fila ed infuoca migliaia di anime vogliose di dimenarsi ed intonare i loro pezzi preferiti per due ore (video di Eez-eh).
Ore 21:30: una puntualità da veri professionisti, un’energia trascinante, si inizia a ballare e non si smetterà più.
Il gruppo di Leicester non si è risparmiato affatto ed ha eseguito 18 brani, interagendo e parlando con il pubblico sia in inglese che nell’italiano imperfetto del leader Sergio Pizzorno, il più amato dei 5 sul mega palco: in tanti dal prato lo chiamano scandendo il suo nome battendo le mani. Lui prontamente coglie l’invito e scende ad abbracciare tutti i ragazzi deliranti in transenna (più tardi, sulle note di L.S.F. si arrampicherà anche sulle impalcature lasciando tutti a bocca aperta e col naso all’insù). Poi dedicherà ai 4000 difronte a lui una dolcissima “Goodbye kiss”in versione acustica e chiuderà lo spettacolo abbracciando la bandiera italiana (il video del saluto finale). A vigilare sulla sicurezza dei tanti ragazzi che hanno assistito al concerto i sanitari della Misericordia Montegiorgio con il supporto dei confratelli di Grottammare.
Questa la scaletta del concerto di Servigliano :
1. III Ray
2. Underdog
3. Days are forgotten
4. Eez-eh
5. You’re in love with a psycho
6. Wasted
7. Man of simple pleasure
8. Club foot
9. Re – wired
10. Empire
11. Bless this acid house
12. Stevie
13. Praise you
14. L.S.F.
15. Goodbye kiss
16. Comeback kid
17. Vlad the impaler
18. Fire
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