Il mare di notte ha un fascino tutto suo. I fuochi d’artificio appassionano da sempre grandi e bambini. Insieme danno vita ad uno spettacolo unico, capace di suscitare ogni volta nuove emozioni. Così, come ogni anno dal 1500, la notte di domenica 15 luglio Grottammare ha salutato i festeggiamenti in onore del patrono San Paterniano. Un evento a cui non hanno rinunciato le migliaia di turisti e residenti che hanno riempito il lungomare nord, Piazza Kursaal e la spiaggia, addirittura un’ora prima, per assicurarsi un posto in prima fila. «È una tradizione che si rinnova da secoli – ha detto il sindaco della bella cittadina costiera Enrico Piergallini – da quando per propiziare il raccolto si sparavano i mortaretti che squarciavano le nuvole e scongiuravano la pericolosa grandine da cui dipendeva il raccolto di tutto l’anno. Se oggi, dopo 500 anni, la festa continua – ha aggiunto – è un miracolo dovuto alle milioni di mani che hanno trasmesso ai successori il ricordo di quel tempo in cui Grottammare affonda le sue radici».
Tre giorni di festa annunciata e riuscita, dove anche sabato sera il mare ha fatto da teatro alla danza dei Mille lumini e quindi “dei mille desideri”, ha spiegato Enzo Albertelli del Canoa Beach, di Roberto Spinucci, che da 10 anni distribuisce bicchieri con lumini accesi. Centinaia e di tutte le età le persone che poi li depositano in mare “carichi” di sogni e desideri segreti che lentamente guadagnano il largo. «I bicchieri sono rigorosamente biodegradabili – assicura Albertelli – così come i ceri dai quali abbiamo asportato la parte metallica».
M.N.G.
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