di Maria Nerina Galiè
Il lago c’è, i Sibillini anche, le condizioni climatiche si preannunciano ideali, un pontile di 16 metri è in fase di allestimento, il piano di sicurezza con tanto di sommozzatori predisposto. A Gerosa inizia il conto alla rovescia per l’inaugurazione dell’idroscalo, l’ambizioso progetto voluto dal presidente della Camera di Commercio di Ascoli Gino Sabatini che ha subito trovato sponda, per rimanere in tema, nell’amministrazione comunale di Comunanza, capofila dei Comuni toccati dal bacino artificiale che sono anche Montegallo, Montefortino e Montemonaco, e del Consorzio di bonifica delle Marche.
La festa, perché così è stata pensata dagli enti organizzatori, inizierà venerdì 20 luglio, alle 12, con l’arrivo dei partecipanti e le prove delle esibizioni che animeranno il taglio del nastro, sabato 21 dalle 15. E’ previsto a quell’ora infatti il passaggio dei velivoli dell’aeroclub “Aquila del fermano” e degli Yak Italia 50/52. Alle 15,30 e alle 16,45 sono attesi il primo ed il secondo decollo dei paracadutisti Cessna 172. Tra i due, sarà il momento delle esibizioni dei Canadair e della pattuglia acrobatica Blue Voltige. Gli ultraleggeri avanzati con fumogeno chiuderanno la manifestazione. E subito si annuncia un fuori programma: è ben intenzionato a volare il consigliere provinciale Alberto Antognozzi. Non lo esclude, ma senza nascondere una certa titubanza, il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni.
Domenica 22 alle 9 ci sarà la celebrazione della Santa Messa. A seguire, nel gazebo allestito per l’occasione, un convegno dal titolo “Gerosa: economia, sviluppo, e cooperazione. Una giornata al Lago”, al quale interverrà anche una delegazione croata, interessata ad interagire economicamente con le Marche.
Sono attese autorità civili e religiose di tutte la regione, ma sarà anche un momento da vivere con le famiglie. Nel week end infatti, a bordo lago, saranno in funzione stand enogastronomici per inventare un pic-nic con vista sui monti e sotto il cielo solcato dai velivoli. Sarà possibile inoltre acquistare prodotti locali, tra cui quelli del Mercato della Terra – Slow food, nelle aree espositive.
Tre giorni intensi per un evento che fino a qualche mese fa sembrava utopia mentre adesso, prepotentemente, assurge a diventare autorevole simbolo della rinascita di un territorio considerato da sempre svantaggiato geograficamente, lontano da importanti vie di comunicazione, avaro di possibilità occupazionali quanto generosa in fatto di natura e bellissimi scorci panoramici. Un’anticipazione, il prossimo fine settimana, ed anche un banco di prova, di quel che può diventare un fazzoletto di terra in mani che, con indubbio coraggio e spirito d’iniziativa, hanno saputo cogliere le opportunità offerte, sì dalla particolarità del sito, ma anche dagli aiuti economici del piano di sviluppo turistico, inerenti le “Strategie per le aree interne” che hanno riguardato 15 comuni piceni.
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