di Franco De Marco
Il sindaco Guido Castelli, pensando al suo futuro politico quando, nel prossimo anno, dovrà lasciare l’Arengo dopo 10 anni di mandato, punta sulla ricomposizione del centrodestra classico con Lega e Fratelli d’Italia. Conferma la sua appartenenza a Forza Italia ma senza credere alla possibilità di una rivoluzione organizzativa come invece sarebbe opportuno. Strizza l’occhio a Matteo Salvini manifestando apprezzamento per il suo operato almeno per quanto riguarda la sua azione rispetto all’Europa. E’ un Guido Castelli “movimentista”, dall’eloquio sempre forbito, quello che ieri sera ha partecipato al quinto talk show “A tu per tu” all’interno de “L’Altra Italia” in piazza Ventidio Basso (ottima location per dibattiti e spettacoli). Accanto a lui ci sono il sindaco di Benevento Clemente Mastella, storica figura della politica italiana, anche lui appartenente a Forza Italia ma su una posizione decisamente critica, e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, Pd.
Il dibattito, coordinato dalla giornalista parlamentare Rai Maria Antonietta Spadorcia, cerca di leggere, dal punto di vista dell’opposizione al Governo Lega-Movimento 5 Stelle, il disagio e le difficoltà dei sindaci difronte ai quotidiani problemi. Dove andrà a finire la politica italiana dopo il “terremoto” delle ultime politiche che hanno spazzato via i partiti tradiuzionali? A livello locale si confermerà la strana alleanza? Il sindaco parla anche della situazione nazionale del suo partito. «Forza Italia? E’ un vascello che ha non pochi problemi. E’ veramente in una condizione difficile. E’ un partito carismatico. Non è scalabile», dice il primo cittadino ascolano un po’ rassegnato. «Auspico la ricomposizione del centrodestra. Non vedo bene la macedonia politica. Ci vuole un colpo d’ala», continua. «Col Pd proprio non mi ci vedo», afferma alla domanda della giornalista rispetto ad un fronte comune delle opposizioni di oggi per combattere il Governo Lega-M5S. Molto più drastico, invece, Clemente Mastella dall’alto della sua lunga esperienza democristiana, rispetto al futuro di Forza Italia: «Per uscire dalla spirale Forza Italia non può accettare che la Lega vada avanti con i due forni. A livello nazionale si allea con i 5 Stelle e a livello locale con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Non mi riconosco nella linea del Governo sui migranti. Nei prossimi mesi vedo un Pd che tenterà di avvicinarsi ad una parte almeno dei 5 Stelle». Matteo Ricci invece non si pronuncia sull’eventuale fronte comune tra Pd e FI rispetto al Governo Lega-M5. In particolare si scaglia contro l’impreparazione e l’inesperienza della maggioranza odierna. «Non è vero che tutti possono fare tutto. E’ un concetto dannoso». Pubblico numeroso, almeno duecento persone, con nelle prime file molti politici. Il talk show però, alla fine, scioglie pochi nodi. La politica è liquida. Tutto può accadere. Le elezioni comunali non sono quelle politiche e a livello locale l’onda leghista e pentastellata può non arrivare, sperano i tre intervistati. Il futuro di Guido Castelli? Ancora da decifrare.
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