«Sono due anni che lo denunciamo, si erano presi l’impegno pubblicamente di intervenire. Si lamentano sempre che mancano i soldi, eppure non c’è verso per eliminare questo scempio al centro di San Benedetto». Sono parole forti quelle di Tonino Capriotti, consigliere comunale di minoranza del Pd che affronta il problema delle affissioni selvagge. Manifesti di varie dimensioni, locandine e altri attaccate con la colla o con lo scotch su vetrine di negozi chiusi, muri, cartelli stradali, centraline elettriche, perfino cassonetti e contenitori di rifiuti di vario genere. In poche parole, dove c’è uno spazio libero.
«Al di là della incapacità amministrativa – ringhia Capriotti che produce foto scattate sabato 21 luglio nel centro della città – non si riesce proprio a capire perché non c’è la volontà di eliminare questo indecoroso spettacolo. Siamo rimasti praticamente l’unico comune dove pubblicizzare gli eventi è gratuito. Comincio a credere che questa Amministrazione non voglia affrontare il Piano delle affissioni: e allora ci spiegasse il perché. Lo chiederemo al prossimo Consiglio comunale».
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