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Gioco d’azzardo, un Piano
per combattere la dipendenza

ASCOLI - Finanziato dalla Regione Marche, e promosso dal Dipartimento dipendenze patologiche di Area Vasta 5, è sviluppato dalle cooperative sociali Ama Aquilone e Coos Marche
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Finanziato dalla Regione Marche e promosso dal Dipartimento dipendenze patologiche di Area Vasta 5, è sviluppato dalle cooperative sociali Ama Aquilone e Coos Marche. Da aprile 2018 al 31 agosto 2019 stanno sviluppando un piano per il contrasto del cosiddetto “gioco d’azzardo patologico e dipendenze da nuove tecnologie” che prevede una serie d’interventi da sviluppare in collaborazione con gli Ambiti Territoriali Sociali della provincia di Ascoli e diversi partner del territorio: Stdp, Dipartimento di prevenzione, Associazione Antidroga picena, Fondazione antiusura monsignor Traini e Associazione Favonius. Le azioni che si andranno a realizzare nel territorio dell’Ambito Territoriale Sociale 22 – capofila il Comune di Ascoli – riguardano diverse macro aree con fondi a gestione diretta dell’Asur, degli Ambiti territoriali sociali e del terzo settore.

Per quanto riguarda la prevenzione, sono previsti progetti nelle scuole medie inferiori e superiori e iniziative a favore di soggetti non più in età lavorativa sul tema di una gestione proficua del tempo libero e sui rischi connessi al gioco d’azzardo. Il quadro sarà completato con la prevenzione delle dipendenze da nuove tecnologie informatiche e social network. Previsto anche uno sviluppo itinerante su tutto il territorio provinciale con uno “sportello dipartimentale” per giocatori e loro familiari. Da settimane sono attivi quattro sportelli di consulenza gratuita ad Ascoli, Comunanza, Spinetoli e San Benedetto del Tronto, ovvero entroterra, capoluogo, vallata del Tronto e litorale. Il programma è completato da percorsi d’inclusione socio-lavorativi curati da Ama Lavoro e dall’incremento di gruppi terapeutici per giocatori e familiari anche in collaborazione con Favonius. Nel progetto previste anche formazione e informazione a favore di professionisti come medici di medicina generale e forze dell’ordine.


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