di Benedetto Marinangeli
E’ tutto pronto per la 25esima edizione del Premio “Libero Bizzarri”. Che anche quest’anno rivolge il suo obiettivo al mondo del calcio, raccontato nelle sue svariate sfaccettature dall’agonismo al management fino ad arrivare al sociale. Senza dimenticare i grandi ospiti Arrigo Sacchi, Josè Altafini e Franco Causio e giornalisti del calibro di Maurizio Compagnoni, Paolo Ghisoni e Alessia Tarquinio, che nella serata del 4 agosto presenterà il documentario “Argentina 78” che lega il calcio alla tragedia dei “Desaparecidos”, finora trasmesso in esclusiva solo da Sky Sport. E poi c’è pure una “contaminazione” col rugby, se così la si può definire, in una serata apposita dedicata alla palla ovale.
«Il Premio “Bizzarri” -dice Maria Pia Silla– si specializza e sceglie il calcio, l’unico festival in Italia a trattare specificamente questo tema. Sarà il linguaggio del documentario a presentare, in modo artistico, conoscenze, sentimenti ed emozioni a cogliere e rappresentare valori condivisi, aspirazioni, denunce, passioni, in un’ampia gamma di sfaccettature. Si osserverà il calcio come fenomeno glocal, globale e locale, rito di fondo ed evasione in grado di interpretare aspetti e aspirazioni comuni, come fenomeno di supplenza, giustificato forse dall’esigenza di colmare vuoti esistenziali e di sconfiggere incertezze quotidiane».
Si inizia domenica 29 luglio nella consueta sede della Palazzina Azzurra con un triangolare di calcio a 5 presso il Centro Sportivo Polifunzionale Playground Bosch di Acquasanta Terme, rappresentato in conferenza stampa dall’assessore Alessandro Cortellesi che vedrà in campo la Nazionale Italiana Pazienti Psichiatrici, la Polisportiva Borgo Solestà Ascoli e l’ Asd Stella del Mare San Benedetto. Da lunedì 30 ecco il vero e proprio festival che si apre con Arrigo Sacchi in Palazzina Azzurra. Assieme a lui ci saranno Paolo Beni (storico capitano della Samb) e il presidente dell’Olbia Alessandro Marino. Le serate, inizieranno alle 21.30 con una serie di proiezioni di documentari per poi dar spazio al dibattito.
«Il calcio come riscatto e inclusione sociale: dal disagio dei tanti giovani che tramite la pratica sportiva riescono a ritrovare una loro dimensione, dalla solitudine dei migranti che tramite lo sport cominciano a sentirsi parte di una comunità territoriale. -continua la Silla- Il calcio come terapia per i tanti ragazzi e ragazze con problemi fisici e mentali che trovano oltre un forte miglioramento fisico anche un efficace integrazione con gli altri con cui condividere, nella più serena normalità, un vero allenamento».
Il 1 agosto ecco in Riviera due grandi campioni del passato come Josè Altafini e Franco Causio. Il 2 agosto, invece, spazio al documentario di Gianluca Arcopinto sul mondo delle scuole calcio e sulle aspettative dei genitori ed al focus sulla riqualificazione urbana di spazi verdi per lo sport con gli architetti Enzo Eusebi e Vincenzo Acciarri.
Calcio e rugby, così lontani e così vicini, il tema trattato il 3 agosto, grazie alla collaborazione dell’Unione Rugby San Benedetto, presieduta da Edoardo Spinozzi e Pasqualino Palmiero. Nella serata conclusiva del 4, oltre all’ omaggio a Libero Bizzarri, ecco il calcio al femminile con gli interventi di Katia Serra e Lara Laterza, lo sguardo sul sociale con Massimiliano Monnanni e “La mia Africa” con Paolo Berrettini. La sezione “Un’eccellenza nel mondo” verterà sulla Samb Beach Soccer. Verrà consegnato a Gianluca Arcopinto, infine, il Premio “Bizzarri”, quest’anno disegnato dall’architetto Eusebi, che ricorda la forma di una casa «perché anche una risorsa come il Premio Bizzarri dovrebbe averla».
«Il “Bizzarri” -concordano gli assessori Annalisa Ruggieri, Emanuela Carboni e Pierluigi Tassotti– è l’orgoglio della nostra città. Puntare sul calcio è senza dubbio un’idea innovativa sintomo di intelligenza e voglia di fare. E’ importante anche l’impegno sociale che la Fondazione Libero Bizzarri ha voluto dare al festival perché il calcio ha un valore importante per i ragazzi con disagi psichici, rappresentando una forma di integrazione e di socializzazione. Come amministrazione comunale c’è l’impegno a continuare a collaborare con la fondazione, perché San Benedetto deve molto alle iniziative che propone».
«Il cartellone -aggiunge l’avvocato Giorgio Mataloni– è composto da una serie di eventi estremamente interessanti. Non parleremo di calcio solo attraverso i grandi personaggi, ma allargando gli orizzonti di questo sport verso la preparazione dei ragazzi, i disabili ed il rapporto con mondi diversi come il rugby. Sarà presente anche l’olimpionico di maratona di Mosca e Los Angeles Marco Marchei».
«E’ stato facile -è la chiosa del telecronista di Sky Maurizio Compagnoni- portare personaggi così importanti del mondo del calcio in Riviera. Basta dire due parole, Premio “Libero Bizzarri” e San Benedetto del Tronto, che tutti dicono subito sì. Una serata molto interessante sarà quella finale quando l’allenatore Paolo Berrettini parlerà della sua esperienza in Senegal».
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