«Si erano impegnati alla Camera a inserire nel milleproroghe le misure su cui c’era una condivisione unanime. E invece niente, nel decreto non c’è traccia delle proroghe per il terremoto». Mario Morgoni dai banchi dem alla Camera punta il dito contro il governo e i parlamentari di maggioranza del territorio per le promesse mancate. «Oggi esce il mille proroghe e neanche una riga per la ricostruzione. Niente proroga della struttura commissariale, niente proroga delle assunzioni di personale tecnico a tempo determinato, niente proroga dell’una tantum, niente proroga della zona franca urbana. Ma addirittura neanche la proroga per le verifiche di vulnerabilità sismica delle scuole che nessun Comune avrà la possibilità materiale di effettuare nei termini né quella per derogare anche nel prossimo anno scolastico alla composizione delle classi portando così molte scuole, specie dei piccoli Comuni, a dover chiudere i battenti. Non è il governo del cambiamento – aggiunge Morgoni -, è il governo del gioco delle tre carte. Sul sisma comunque c’è perfetta coerenza con il contratto di governo che non prevedeva nulla. Continueremo a stare sul pezzo per tutelare gli interessi dei territori colpiti e ci rivolgiamo anche all’ampia rappresentanza marchigiana delle forze parlamentari che sostengono la maggioranza con un appello: se ci siete battete un colpo».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati