di Luca Capponi
L’obiettivo è di quelli tanto ambiziosi quanto stimolanti e, perché no, destinati ad aprire una strada: riprodurre in tutto e per tutto l’abito indossato da Santa Caterina nel polittico di Carlo Crivelli (seconda metà del 1400) che fino al 1850 era conservato nella chiesa di San Domenico, nel cuore della Piazzarola, prima di finire, dopo alcune peripezie, alla National Gallery di Londra dove tutt’oggi si trova. Un lavoro certosino e calligrafico messo in atto da una sartoria milanese, «e volto a riportare l’opera d’arte nel suo luogo d’origine attraverso la figura della dama. Abbiamo persino fuso i bottoni di ottone per renderlo in tutto e per tutto identico nel suo profluvio di rosso e verde», come ha ben spiegato il console Luigi Morganti, spalleggiato dal caposestiere Amedeo Lanciotti. Insomma, un’operazione interessante che trova sicuramente sponda non indifferente nel fascino della dama prescelta per la Quintana d’agosto, vale a dire la 23enne Giulia Rachele Paoletti, milanese ma origini ben piantate nel Piceno, col nonno Angelo che fu tra i fondatori del consesso biancorosso.
«Ho sentito sempre questa appartenenza sin da piccola, quando mi portavano ad assistere alle sfilate. Vestire i panni della dama rappresenta un grande onore oltre che un modo per tenere vivo il legame con Ascoli» racconta la bruna dai capelli lunghi, amante dei viaggi, laureata in management alla “Bocconi” ed ora alle prese con la specialistica in marketing. Che, vale la pena di ricordarlo a chi legge, si dichiara “super single”.
A fare da corollario alla mora ecco la bionda, Loretta Di Lorenzo, 39enne laureata in scienza politiche e impiegata presso una società che opera nel campo delle energie rinnovabili; a lei il compito di impersonare la dama a cavallo, il personaggio di Elisabetta Trebbiani, da sempre uno dei più amati del corteo. «Una donna caparbia, coraggiosa, forte e austera in cui un po’ mi riconosco – dice – dopo una vita nel sestiere, poter impersonare proprio la Trebbiani significa molto per me». Loretta ha due figli, Lorenzo Maria di 4 anni e Letizia di 1 anno, che però evidentemente non potranno sfilare con lei.
Chi ci sarà, invece, è il cavaliere Nicholas Lionetti, appena maggiorenne, che torna sull’esito di luglio: «L’unica parola che mi viene in mente è sfortuna, anche se sono consapevole che per vincere non basta la fortuna ma occorrono allenamento, impegno, passione. Punterò maggiormente sulla precisione e sull’evitare le penalità, essere veloci non serve se poi ci imbatte in certi errori». Il giovane non ha ancora scelto su quale cavallo giostrerà. Importanti per lui, come per i suoi avversari, dopo quelle di oggi, le ultime prove di martedì 31 luglio allo Squarcia, che rispetteranno i seguenti orari: 16,30 Porta Solestà, 17 Porta Tufilla, 17,30 Porta Romana, 18,10 Sant’Emidio, 18,50 Porta Maggiore, 19,20 Piazzarola.
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