di Andrea Ferretti
Consegnerà la medaglia, realizzata in argento, che resterà esposta in maniera permanente nell’Emygdius Museum di Ascoli, attiguo al tempietto di Sant’Emidio alle Grotte, sede dell’Associazione “Sant’Emidio nel mondo” che ha fortemente voluto la realizzazione del museo, in collaborazione in collaborazione con Comune e Provincia di Ascoli. La medaglia l’ha realizzata l’orafo ascolano Pietro Angelini, non nuovo a opere di questo genere (ricordiamo la statua in miniatura del Santo), che per la prima volta ritrae il patrono della città con sullo sfondo il tempietto di Sant’Emidio alle Grotte dove, leggenda vuole, Emidio si recò reggendo in mano la sua testa dopo la decapitazione avvenuta nel luogo dove sorge il tempietto di Sant’Emidio Rosso a Porta Cappuccina. Sull’altra facciata della medaglia è invece raffigurato il patrono che battezza una fanciulla che diventerà Santa Polisia.
L’idea è venuta a Pietro Angelini e l’opera gli è stata commissionata dall’Associazione “Sant’Emidio nel mondo”, un gruppo di persone che lavora sodo, dietro le quinte, per la promozione e l’immagine del territorio. Il medaglione rimarrà esposto per sempre tra gli storici cimeli che l’Associazione è riuscita a mettere insieme dando poi vita all’Emygdius Museum, il cui taglio del nastro è avvenuto lo scorso 22 marzo. La prima medaglia di questo tipo venne commissionata a Pietro Angelini dal Comune. Fu un’idea dell’allora assessore alla cultura Davide Aliberti il quale ogni anno, in concomitanza con le feste patronali, consegnava l’ambìto riconoscimento a un personaggio legato alla storia e alla cultura di Ascoli o a chi si era speso a favore di persone più deboli e in difficoltà come è avvenuto ad esempio nel periodo del terremoto. La prima medaglia, nel 2010, venne consegnata nel corso di una cerimonia in Pinacoteca al cardinale ascolano Sergio Sebastiani. Poi ne sono state assegnate altre, quindi la bella idea non ebbe purtroppo più seguito anche per motivi politici e di… governo cittadino. Fino a che a riannodare le fila ci ha pensato l’Associazione “Sant’Emidio nel mondo” che nel suo museo potrà ora contare su un “pezzo” che sarà sicuramente molto ammirato da tutti i visitatori.
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