di Stefania Mistichelli
Un premio al Sestiere che si distinguerà per il comportamento più corretto e leale: questo il regalo che il Comitato dei festeggiamenti di Sant’Emidio ha voluto tributare alla Quintana. «Un’idea nata lo scorso anno – afferma il presidente del comitato Franco Bruni – e che siamo contenti di essere riusciti a concretizzare questo anno, con lo scopo di far risaltare la carta etica del quintanaro e di premiare il Sestiere che più si distinguerà in questo senso. A sostenerci in questo omaggio alla Quintana sono Radio Ascoli e la Cooperativa Pulchra (insieme ad Integra gestisce i Musei Civici, ndr). La giuria sarà composta non da quintanari, ma da rappresentati di queste due realtà e del comitato. I giurati dovranno ossevare il comportamento durante il corteo, di ingresso e di uscita, e al campo dei giochi, valutandolo dal punto di vista etico». Un premio che risponde anche all’appello del vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole di evidenziare che la Quintana esiste e si corre per il Santo Patrono.
«Abbiamo raccolto volentieri la sollecitazione del nostro vescovo – spiega Massimo Massetti, presidente del Consiglio degli Anziani della Quintana – tanto che faremo incontrare il corteo della Quintana con la processione dedicata a Sant’Emidio, facendo rivivere ciò che si legge negli antichi testi custoditi nell’archivio cittadino. A sottolineare ancora di più questo rapporto, abbiamo accolto il suggerimento di Franco Bruni di istituire il premio “Etica nella Quintana, correttezza e lealtà”, che riceverà il Sestiere che maggiormente si contraddistinguerà per il rispetto della carta etica».
Il premio – una targa con al centro l’immagine in argento del Santo contornata dagli stemmi dei Sestieri e realizzata da Silver Gold Art – sarà consegnato a settembre nell’ambito di un’apposita cerimonia. L’istituzione del premio è stata arricchita dal riconoscimento tributato, dal Magnifico Messere e da tutto il mondo quintanaro, allo storico segretario dell’Ente Quintana, Giacinto Federici, scomparso due anni fa. «Abbiamo voluto dare risalto a Giacinto Federici – spiega Guido Castelli – non solo per il contributo che ha dato alla Quintana, ma anche per il suo essere sempre stato un uomo delle istituzioni. Ricordo che nel luglio del 2009, quando lo accolsi come sindaco appena insediato, mi stupì il suo gesto di presentare le dimissioni. Mai dimenticherò il suo detto: fai, fai fare, non lasciar fare. Lo ricordiamo con affetto e, per questo, abbiamo voluto tenere una sua foto qui, nella sala della Quintana: sarà l’unico non sindaco a essere omaggiato in questo modo».
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