I negozi aperti il 5 agosto, giorno del Patrono Emidio, provocano le critiche dell’Unione Sindacale di Base. Che attraverso il coordinatore provinciale Francesco Bracciani ricorda come l’apertura nel dì di festa sia «la ovvia conseguenza di una esasperazione del sistema commercio, a scapito unicamente dei lavoratori dipendenti. Il 5 agosto per Ascoli rappresenta una giornata del tutto speciale poiché in città si svolgono i festeggiamenti religiosi e civili per Sant’Emidio a cui tutta la popolazione è molto legata per molteplici motivi. Quest’anno, addirittura, tale festività coincideva con la domenica e con la rievocazione storica della Quintana a cui prendono parte tantissimi concittadini».
«L’Usb stigmatizza la decisione di non chiudere, ad esempio, il centro commerciale “Al Battente”, e lasciar godere i lavoratori della festività cittadina più sentita e partecipata. -continua Bracciani- D’altronde, oramai quasi la totalità delle domeniche e dei festivi sono diventati purtroppo lavorativi. L’imposizione del lavoro festivo è uno dei temi più sentiti, i lavoratori sono costretti a vivere una vera e propria settimana al contrario, con uno sconvolgimento della vita. Vengono privati del loro tempo e isolati in famiglia e in società. Mentre tutti si riposano, loro lavorano».
«E’ necessaria una forte mobilitazione dei lavoratori a difesa del riposo domenicale e festivo poiché, dietro l’angolo, c’è il rischio di serrande alzate 24 ore su 24, 7 giorni su 7, già sperimentate in molte città d’Italia da alcuni grandi gruppi della grande distribuzione organizzata. -conclude- La totale liberalizzazione dei giorni e degli orari di lavoro provoca uns evidente lesione dei valori di sicurezza, libertà, dignità umana, utilità sociale e salute»
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