di Benedetto Marinangeli
Il Tar delle Marche ha respinto il ricorso di chi ha gestito in questi anni il “Pino Bar” contro gli atti posti in essere dall’ amministrazione comunale che torna così di proprietà dell’ ente. L’epilogo di una battaglia legale iniziata più di un anno fa, dopo che era scaduta la convenzione fra i gestori del locale ed il Comune.
Il Comune di San Benedetto
In un primo momento nell’ aprile 2017 era stata prorogata per l’apertura estiva, ma ad ottobre la Giunta aveva deliberato lo sgombero del locale ed il suo reindirizzamento a bando pubblico per una nuova concessione e l’adeguamento igienico sanitario della struttura (per oltre 18 mila euro di spesa). A supporto della delibera anche una determina dirigenziale che ordinava la riconsegna dell’immobile al patrimonio pubblico.
Contro questi atti del Comune, i gestori del Pino Bar che operavano nel locale dal 1987 proponevano ricorso al Tar delle Marche. Nell’ atto era contestato un “eccesso di potere” da parte dell’ ente ed “una disparità di trattamento” rispetto alle altre attività esistenti nell’isola pedonale e che operano su suolo di proprietà del Comune.
«Con questa sentenza –fanno sapere con soddisfazione dalle stanze di viale De Gasperi- viene restituita alla collettività un’area di rilevanza storica, collocata a servizio di un’area verde centralissima, come patrimonio comunale indisponibile. Il Tar ha respinto il ricorso contro la DG 180/2017 per la riqualificazione, il riordino e la valorizzazione del patrimonio comunale, ritenendola legittima insieme all’ordinanza di riconsegna dell’immobile e la determina dirigenziale n.1747/2017 per la riqualificazione del Pino Bar».
Alla luce di questa sentenza, sarà ora stabilità una nuova concessione attraverso un bando pubblico e il prossimo anno il Pino Bar potrebbe riaprire con una nuova gestione.
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