Cannabis lungo il fiume Tenna,
l’anziano coltivatore torna libero

ASCOLI - Al pensionato di Amandola, difeso dall'avvocato Alessandro Mariani, sono stati revocati gli arresti domiciliari: per lui obbligo di firma in caserma tre volte alla settimana
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La cannabis sequestrata

Un grande equivoco visto che la coltivazione della canapa avveniva alla luce del sole per un progetto da portare avanti. Si sarebbe difeso così, G. R.,  il pensionato di Amandola a cui era stata trovata una piantagione con circa 200 piante di cannabis. L’uomo assistito dall’avvocato Alessandro Mariani questa mattina si è presentato in Tribunale per la convalida della misure cautelare.  Il giudice Rita De Angelis ha convalidato l’arresto disponendo però l’obbligo di firma 3 volte a settimana al posto degli arresti domiciliari. Si attende anche l’esito degli esami sulle piante sequestrate per verificare la quantità di principio attivo presente che rappresenta in questi casi un elemento decisivo a fini penali. Per la pubblica accusa era presente il pm Cinzia Piccioni.

Scovata piantagione di cannabis: 200 piante e 12 chili di marijuana, in manette un uomo di 71 anni (Foto e Video)


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