di Sandro Renzi
Operazione “Spiagge sicure”. Tempo di bilanci. I dati forniti dal Viminale si fermano per ora al 31 agosto e, visto l’andamento della stagione estiva, è presumibile che le cose cambieranno poco in questi giorni. Sei i comuni marchigiani ammessi al finanziamento erogato dal Ministero dell’Interno con l’obiettivo di stroncare, o quanto meno, ridurre sensibilmente il fenomeno del commercio abusivo lungo le spiagge italiane. A disposizione c’erano 2 milioni e mezzo di euro. A beneficiarne nelle Marche Porto Sant’Elpidio, Porto Recanati, Numana, Senigallia, San Benedetto del Tronto e Gabicce Mare. Fatta eccezione per Porto Recanati a cui sono andati 44.589 euro, tutti gli altri si sono visti finanziare le attività per 50.000 euro ciascuno. Soldi con destinazione “vincolata”. Le risorse stanziate potevano infatti servire per l’assunzione di vigili a tempo determinato, per il pagamento di straordinari, l’acquisto di mezzi e attrezzature o la realizzazione di campagna di informazione ad hoc.
Cosa ha fruttato allora questa operazione sponsorizzata dallo stesso Ministro Salvini? Quali i risultati conseguiti nelle Marche? Il report è quello del Viminale. Partiamo dalla provincia di Ancona. A Numana, dove sono state assunte 8 unità a tempo determinato ma non è stata realizzata alcuna campagna di sensibilizzazione, l’attività di controllo dell’arenile ha portato a contestare complessivamente 13 illeciti amministrativi e penali, ed a sequestrare 4.046 beni, per un totale di 8.332 euro. Livelli record a Senigallia con 13.314 pezzi sequestrati dalle forze dell’ordine per un valore stimato di 62.102 euro. Ben 50 gli illeciti amministrativi e penali sanzionati. Il comune ha speso anche 2.500 euro per pagare una campagna di informazione.
A Gabicce Mare i sequestri hanno portato alla confisca di 787 pezzi e ad elevare 16 sanzioni. Qui il valore si è attestato a 2,800 euro. Scendendo al centro delle Marche si approda a Porto Recanati. Spiagge sicure, stando al report fornito dal Ministro dell’Interno, ha consentito di elevare 5 sanzioni e sequestrare 103 pezzi di merce contraffatta per un valore di 3.765 euro. Sei i vigili assunti. Nella provincia di Fermo, l’unico comune finanziato è stato Porto Sant’Elpidio. Ha fatto discutere l’esclusione di Porto San Giorgio dove tuttavia la Polizia municipale ha fatto un grosso lavoro tutta l’estate dando una stratte pesante al commercio abusivo. Nel centro calzaturiero le sanzioni elevate sono state 37 ed i beni sequestrati 4,583 per un valore di 39.300 euro. Poco meno di 100 euro sono state spese per finanziare, evidentemente, una mini campagna di sensibilizzazione.
Chiude il sestetto San Benedetto del Tronto. Qui alle 22 sanzioni elevate sono corrisposti sequestri per 1.160 pezzi. Il valore dell’attività di prevenzione svolta si aggira sui 20.000 euro.
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