Nel dibattito in corso sui posizionamenti in vista delle elezioni comunali del 2019, si fa sentire anche Valeriano Camela (Udc), ex consigliere regionale e candidato sindaco nel 2014. Camela, che starebbe lavorando ad una sua lista, sembra respingere al mittente la grande lista civica anti populisti e sovranisti lanciata da Ciccanti. «Ascolto e leggo -afferma il medico ascolano- anche su pagine facebook sponsorizzate, di strategie di posizionamento in vista delle elezioni comunali del 2019 ad Ascoli. Strategie condite da proposte di aggregazione indistinta, finalizzata a mettere insieme forze (?) politiche ormai disgregate, disaggregate e rivelatesi scarsamente rispondenti ai bisogni della gente.
Valeriano Camela
Aggregazione nebulosa, che sa tanto di accozzaglia, pensata solo per nascondere agli elettori ascolani il drammatico ridimensionamento dei consensi dei rispettivi partiti dovuto al fallimento dell’operato di gran parte dei propri eletti, in maggioranza o opposizione che sia. Non fa differenza. Tra un anno potranno essere ben altri gli interlocutori protagonisti della politica locale e insistere su questa strategia significa fornire un formidabile assist agli avversari. Preferibile -conclude- è invece il discorso di puntare ad aggregare esperienze politiche tendenzialmente omogenee su valori e progettualità condivise, magari coinvolgendo anche quelle già sperimentate in pluriennali e positive collaborazioni amministrative diffuse nell’intero territorio regionale. Oppure -conclude-, se si vuole toccare con mano l’amara realtà, non rimane che misurarsi singolarmente sul campo e raccogliere in base a quanto e come seminato».
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