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Ricostruzione, i sindaci accusano:
«A dicembre senza dipendenti»

L'APPELLO di nove primi cittadini del Piceno al premier Conte e alla commissaria Paola De Micheli: «Chiediamo su questo argomento che sia fatta chiarezza quanto prima e si trovi un’immediata soluzione che altra non può essere se non quella della proroga a lungo termine»
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La devastazione di Pescara del Tronto (foto Vagnoni)

Ricostruzione, scatta l’allarme dei sindaci sulla scadenza (il 31 dicembre) dei contratti del personale (amministrativi e tecnici) assunto dopo il terribile sciamo sismico. «Come sindaci dei piccoli comuni -affermano i primi cittadini di Castignano, Palmiano, Venarotta, Appignano, Offida, Montegallo, Montedinove, Rotella- siamo preoccupati circa la possibilità che a Dicembre i nostri uffici siano privati del personale assegnatoci per lavorare sul tema del sisma e della ricostruzione post sisma. Insieme a diversi colleghi di piccoli comuni vicini abbiamo inviato una nota al governo, al commissario, al vice commissario e all’ANCI affinché si possa da subito identificare la soluzione. Da subito perché è necessario per ognuno di noi poter ragionare su una pianificazione a medio/lungo termine e poter avviare con certezza degli esercizi progettuali. Da subito perché i piccoli comuni vengono da difficoltà organizzative pregresse e un ulteriore impoverimento si tradurrebbe in una paralisi delle attività».

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA ALLE ISTITUZIONI

«Come segnalato in altre circostanze, in tutti i Comuni colpiti dal Sisma che ha interessato il Centro Italia, ed inseriti nel cratere, vi è forte preoccupazione in riferimento all’imminente scadenza (dicembre 2018) dei contratti relativi al personale assegnato proprio per supportare la fase di ricostruzione. Chiediamo su questo argomento che sia fatta chiarezza quanto prima e si trovi un’immediata soluzione (che altra non può essere se non quella della proroga a lungo termine), visto l’enorme impatto che questo aspetto riveste in funzione dell’esercizio della ricostruzione. E’ bene notare che, ogni azione svolta anche in piccoli comuni, deve essere orientata ad una pianificazione a medio e lungo termine, pianificazione che va ad influire sulle scelte da fare e ad impattare su quelle fatte. Non possiamo più sostenere una navigazione a vista che ogni giorno ci costringe a rivedere la rotta. Molti dei nuovi tecnici sono stati coinvolti in progetti importanti che ancora sono in fase di avvio e, molti dei progetti da avviare vedranno il loro diretto coinvolgimento, sia nella parte gestionale che in attività interne le quali andranno a beneficio dei costi per la collettività. Ricordiamo che, questi Comuni, mediamente erano in difficoltà dal punto di vista gestionale, anche prima del sisma e ricordiamo che, mentre va avanti la sistemazione del territorio e la ricostruzione, tutto il resto dei Servizi per la popolazione deve andare avanti, se ci aggiungiamo che molti comuni sono ancora fisicamente allocati in strutture temporanee, è comprensibile che ne derivi un quadro preoccupante laddove anche le risorse umane verranno a diminuire. Chiediamo che in tempi brevi i Sindaci possano essere rassicurati su questo problema, ricordando che è importante il nostro coinvolgimento anche in fase decisionale su temi così delicati dai quali dipende il futuro delle nostre Comunità».


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