Strade allagate e sottopassi
troppo spesso a rischio:
basta una normale pioggia

MALTEMPO - Basta poco per creare situazioni di disagio e pericolo ad automobilisti e pedoni. Da tanti anni i lavori di manutenzione sulle strade statali, provinciali e comunali non sono certo da Premio Nobel
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di Andrea Ferretti

Una volta  si chiamavano acquazzoni. Era quando pioveva in maniera più consistente rispetto al solito. Poi si è cominciato a usare il termine “bomba d’acqua”. Termine che bene o male fa sempre notizia, alla pari di chi causa un piccolo tamponamento e diventa protagonista di uno “schianto”.

Il sottopasso di Pagliare poco fa: pochi centimetri d’acqua ed è scattato l’allarme. Un carabiniere sta scendendo per verificare (Foto Skanc)

“Bomba d’acqua” spesso è esagerato, ma nell’Ascolano (città e vallata), in riviera e mettiamoci pure l’entroterra si parla spesso di “piogge alluvionali” se non addirittura di “alluvioni”. Insomma, autentiche catastrofi. Catastrofi che ci sono state (basta ricordare quanto accadde a Porto d’Ascoli 25 anni fa) e il termine proprio per questo andrebbe usato con cautela. Il problema, fondamentalmente, sono le strade (statali, provinciali, comunali) costruite “a regola d’arte” da ingegneri che non esistono più. E chi deve provvedere alla loro manutenzione, spesso non è all’altezza. I sottopassi, utili e a volte anche belli da vedersi, in alcuni casi forse li avrebbe realizzati meglio un bambino usando i mattoncini della Lego.

La pioggia – abbondante, ma comunque pioggia – caduta oggi pomeriggio su Ascoli, San Benedetto, entroterra e vallata, non ha prodotto grossi danni e disagi, fatta eccezione per qualche albero e grosso ramo ormai prossimi ai saluti venuti giù prima del previsto. I Vigili del fuoco hanno effettuato interventi di routine.

Solo che a San Benedetto la routine significa che alla quinta goccia di pioggia si riempiono d’acqua, e vengono chiusi, i sottopassi di via Formentini e via Virgilio, che ad Ascoli avviene la stessa cosa al sottopasso di Castagneti, a Castel di Lama con il sottopasso (pardon, il cunicolo) che unisce Salaria e asse attrezzato. In tutti i casi, dopo pochi minuti si torna nella norma. Che non è esattamente quello che succede quando arriva una vera “bomba d’acqua”, o una “pioggia alluvionale”, o addirittura una “alluvione”.

La Circonvallazione ad Ascoli: in questo tratto i lavori sulla strada sono stati realizzati sicuramente non a regola d’arte


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