Rojas, la forza del Cile
nella festa dei “trovatori”

ASCOLI - Venerdì 21 settembre all'aula verde di Castel Trosino una serata speciale dedicata ai cantautori. Ospite di punta l'artista che fu esiliato in Spagna da Pinochet. Sul palco anche un manipolo di giovani promettenti, da Luca Orsini fino al milanese Roberto Pezzini
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Leo Rojas

La nuova canzone (“Canto nuevo”) è un movimento musicale nato in Cile a metà degli anni ’70, emerso in risposta alla repressione culturale seguita alla dittatura militare di Augusto Pinochet dopo il colpo di stato. Repressione che uno come Leo Rojas ha sperimentato sulla sua pelle; nel 1978  viene esiliato a Madrid, in Spagna. Dall’estero, però, continua a scrivere canzoni e a suonare, prima di tornare in patria alla fine degli anni ’80.
Sarà lui, venerdì 21 settembre alle 20,30, il fulcro della serata che si terrà all’Aula Verde di Castel Trosino, nella suggestiva location della yurta presente in loco, la casa mobile tipica popoli nomadi asiatici. Una serata, questa, dedicata ai “trovatori”, artisti che nel Medioevo mettevano in canto la poesia. Proprio come Rojas, che nell’occasione non sarà solo. Sul palco, infatti, si alterneranno anche Luca Orsini, Riccardo Vitelli, Guido Ianni, Davide Cruccas e Roberto Pezzini.
“I trovatori, cantautori dal mondo” è il nome dell’evento che, oltre a celebrare degnamente la fine dell’estate, consentirà ai partecipanti di portare uno strumento musicale per suonare insieme fino a tarda notte. L’ingresso è a offerta libera.

Lu. Ca. 


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