La foto della radiografia del braccio di Ardemagni. La frattura è netta. A postarla sui social è stato il patron bianconero Massimo Pulcinelli
di Andrea Ferretti
Confermata la frattura esposta di radio e ulna del braccio sinistro. Il responso ufficiale arriva dopo la radiografie, ma forse non ce n’era bisogno visto che la gravità dell’infortunio è stata subito chiara in campo. Ardemagni è caduto a terra dopo un contrasto e Di Tacchio, un ex nonchè l’autore del gol del pareggio, nel tentativo di rubargli la palla gli è finito con un piede sull’avambraccio. Una “leva” fatale che non ha lasciato scampo all’arto spezzando in due l’ulna del braccio sinistro.
L’attaccante a terra con il braccio spezzato
Lo stesso Vivarini ha detto che dalla panchina si è sentito il “crac”. I compagni sono corsi tutti intorno ad Ardemagni e si è creato anche un parapiglia, tipo quello allo scadere del primo tempo dopo un fallo su Beretta. L’arbitro Illuzzi non ha preso decisioni ritenendo l’incidente fortuito. Non la pensano così tanti tifosi bianconeri che si sono subito scagliati contro Di Tacchio. Sta di fatto che ora Vivarini perde l’attaccante – in queto momento anche capitano – sul quale lui, i compagni e anche la società avevano riposto grandi speranze. Ardemagni, il colpo del mercato, ha già segnato un gol. Lo ha realizzato al “Del Duca” contro il Lecce. Una rete pesante che nel carniere bianconero ha portato tre dei cinque punti finora conquistati dal Picchio.
Ardemagni è uscito dal campo in barella, il braccio gli è stato subito immobilizzato. Poi in ambulanza è stato trasportato all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, dove è stato sottoposto alle radiografie per avere un responso più dettagliato di un infortunio purtroppo evidente fin da subito. Dopo la partita non è salito sul pullman con i compagni ma, accompagnato da persone dello staff bianconero, si è recato in auto a Roma nella clinica Concordia – immediatamente allertata – dove sarà operato dal professor Giovanni Di Giacomo. Se il quadro clinico è purtroppo già abbastanza preciso, ora il problema diventa tecnico con Vivarini costretto a rivedere i piani e anche qualche schema. In base ai tempi di recupero, si potrebbe decidere se trnare sul mercato. L’ipotesi è remota ma in questo momento non può essere esclusa.
La foto postata sui social dal patron Pulcinelli subito dopo la partita
Del resto l’Ascoli ha una batteria di attaccanti compista anche da Beretta (con cui Ardemagni ha giocato in coppia a Salerno), Rosseti che si è rivisto in campo dopo lungo tempo e dopo che ha trascorso più tempo in infermeria che sul terreno di gioco da quando giunse ad Ascoli nell’estate 2017. Senza dimenticare Ganz su cui la società ripone grande fiducia (anche per l’ingaggio, decisamente il più elevato della rosa). Poi c’è Ninkovic che a Salerno ha giocato dietro le punte, ma che contro il Lecce era stato partner di Ardemagni in prinìma linea. E infine Ngombo che – a parte compagni, staff tecnico e dirigenti – nessuno sa ancora come è fatto. Lo stop di Ardemagbni non sarà questione di giorni. E nemmeno di settimane. L’arto lesionato non è una gamba, d’accordo, ma i tempi di recupero al momento non possono essere precisi. Una brutta tegola che davvero non ci voleva.
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