Simone Andrea Ganz a Foggia ha segnato il primo gol in maglia bianconera (Foto Edo)
di Bruno Ferretti
Dopo le 4 reti con la maglia Verona (2016-2017) era rimasto all’asciutto per quasi un anno e mezzo, ma sabato scorso a Foggia è tornato al gol dimostrando che non è finito e che potrà dare un aiuto decisivo all’Ascoli. Stiamo parlando di Simone Andrea Ganz, emerso all’età di 21 anni con la maglia del Como realizzando 34 gol in due stagioni. Ora di anni ne ha 25 e i suoi primi mesi ad Ascoli (da gennaio in poi) non sono stati certo positivi. Simone però ha tutto il tempo per dimostrare il suo valore e riscattarsi a suon di gol. E’ quello che si augurano i tifosi ascolani, finora delusi.
Walter Mirabelli
Ci sono esempi nella storia dell’Ascoli che danno forza a questa tesi. “Questo Mirabelli non segna mai. Noi continuiamo ad aspettarlo ma non possiamo farlo all’infinito. E’ necessario che si dia una mossa altrimenti è meglio che se ne vada”. I tifosi non ne potevano più. Walter Mirabelli, calabrese, è stato due stagioni con l’Ascoli una delle quali trascorsa quasi in vacanza senza segnare alcun gol. L’Ascoli voleva tornare in B ma il campionato di serie C era difficile e ricco di ostacoli. Mirabelli aveva 26 anni eppure non riusciva ancora ad emergere come avrebbe potuto fare. Per il centravanti l’aria si era fatta molto pesante. La stagione 1994-1995 fu per lui un flop. L’anno successivo la trasformazione. Qualcuno lo definì un miracolo. Un Mirabelli irriconoscibile realizza subito una doppietta nella prima partita di campionato (2-0) affondando il Siena. Poi “buca” la Turris, il Trapani, il Castel di Sangro e via dicendo. Mette la firma su 23 gol in 37 partite. Insomma la storia del brutto anatroccolo che lo vide formidabile protagonista.
Oliver Bierhoff
Una storia simile si era già verificata qualche anno prima con il tedesco Oliver Bierhoff (prelevato dall’Inter) che nel suo primo anno di Serie A aveva realizzato appena 2 gol deludendo il presidente Rozzi e i tifosi. Ma il riscatto di Oliver fu rapido. Nei due tornei successivi cambiò marcia mettendo a segno in B rispettivamente 20 e 17 gol e ribaltando anche il suo rapporto con la tifoseria ascolana. Dopo il quarto anno in bianconero l’attaccante spiccò il volo per una straordinaria carriera che lo portò in Nazionale e alla conquista del titolo di campione europeo (Inghilterra 1996) ma anche di vice campione del mondo (Corea-Giappone 2002). In Italia vinse lo scudetto con il Milan e la classifica cannonieri con l’Udinese.
Questi illustri esempi non possono che essere di buon auspicio per il redivivo Ganz, deciso più che mai a seguire le orme di papà Maurizio che in quanto a gol se ne intendeva.
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