di Salvatore Mastropietro
Inizio di stagione da dimenticare per la Jrvs Ascoli, squadra del girone D del campionato di Prima Categoria. Così come è da dimenticare – e condannare – quanto avvenuto al termine del match tra gli ascolani e l’Amandola, disputato al Comunale di Monterocco nell’ultimo turno.
L’allenatore Pietro Zaini
Gli ospiti si sono imposti (1-3) condannando i padroni di casa alla terza sconfitta in altrettante partite. Al termine dell’incontro, complice forse qualche episodio arbitrale dubbio, si è scatenata l’ira di alcuni tifosi di casa nei confronti del direttore di gara Francesco Lombi. In particolare – come si legge dal comunicato della Federcalcio Marche – un estraneo è entrato nello spazio antistante gli spogliatoi ed ha iniziato a rivolgere frasi intimidatorie nei confronti del direttore di gara. Nulla di nuovo fin qui, ma la situazione è successivamente degenerata. Il soggetto in questione ha afferrato l’arbitro per la mascella “srattonandolo e spingendolo violentemente all’indietro e facendolo urtare contro una sedia presente nello spogliatoio”. L’aggressione ha procurato al direttore di gara un forte dolore al volto, tanto da rendere necessaria una visita presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Tolentino (Macerata) una volta rientrato presso il proprio domicilio. Al termine del controllo è stato dimesso con una prognosi di due giorni.
Il giudice sportivo, considerando quanto riportato nel referto arbitrale, ha usato la mano pesante. La squadra ascolana dovrà pagare una multa di 1.500 euro e disputare le prossime due gare casalinghe – contro Centobuchi e Usa Santa Caterina – a porte chiuse. Puniti con un mese di squalifica – fino al 7 novembre – anche due dirigenti (Mario Cortelli e Vincenzo Ventura) e l’allenatore Pietro Zaini per non essere intervenuti a difesa dell’arbitro, pur essendo presenti al momento dell’aggressione.
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