L’argomento, va detto, divide da sempre anche studiosi, storici, esperti: cosa fare con gli alberi e gli arbusti cresciuti intorno alla Fortezza Pia fino quasi ad ostruirne la visuale? Più volte il sindaco Castelli nel corso dei dieci anni di mandato ha paventato l’idea di un “restyling arboreo”, poi sempre rimasto nelle intenzioni. E se da una parte i lavori di riqualificazione di tutta la zona sono partiti già da tempo e procedono (a dire il vero piuttosto a rilento…), Legambiente torna a far sentire la sua voce in merito, che da sempre risulta contraria al taglio delle piante.
«La Fortezza è circondata da bellissimi pini quasi secolari, che secondo le ricostruzioni storiche furono piantati all’indomani della Grande Guerra per commemorare i caduti. -fanno sapere dal circolo ascolano- Da questa volontà di ricordare i soldati morti combattendo per la patria è dovuta la dicitura di Parco della Rimembranza, che fu attribuita all’epoca al cosiddetto Parco dell’Annunziata proprio in ricordo dei caduti, tant’è vero che raccontano le cronache dell’epoca che ad ogni albero era stata affissa una targa con il nome di uno dei caduti. Più volte nel corso di questi anni alcuni amministratori hanno proposto di tagliare questi alberi commemorativi, adducendo il fatto che tale vegetazione ostacolerebbe la visuale della Fortezza stessa dalla circonvallazione di Ascoli e dalla Superstrada. Da sempre Legambiente Ascoli è contraria ad un intervento del genere, insieme ad altre associazioni ambientaliste. Per quanto ci riguarda, ribadiamo la nostra netta contrarietà a questa ipotesi, che abbiamo sempre avversato con tutte le amministrazioni precedenti e che contrasteremo con tutte le nostre forze. Siamo pronti a forme di protesta anche eclatanti».
«Siamo i primi a dire che sul Parco dell’Annunziata deve essere fatta una seria manutenzione. -concludono da Legambiente- Inoltre ci sono molte piante anche di alto fusto che sono ormai secche o malate, e che andrebbero tagliate. Ad ogni modo, siamo pronti ad incontrare il sindaco e i consiglieri comunali in qualunque momento per farli recedere da tali propositi, ed anche ad accompagnarli in un tour del parco, in compagnia di un esperto agronomo, per fargli notare quali sono gli interventi più urgenti da fare per riqualificarlo».
Frasi che Legambiente aveva già pronunciato in passato e che evidentemente l’associazione sentiva di dover ribadire. L’augurio è che del colle molto amato dagli ascolani, e della stessa fortezza, si possa presto tornare a parlare anche per via della ripartenza dei lavori di riqualificazione e soprattutto di una manutenzione seria. Gridano vendetta, ad esempio, quegli orrendi catarifrangenti attaccati coi chiodi sulle piante posizionate lungo la strada principale.
Lu. Ca.
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