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La città e il suo Santo protettore
stretti in un reciproco abbraccio

SAN BENEDETTO - La statua del Santo Soldato in processione lungo le strade principali della città. Il corteo, partito dalla cattedrale della Marina, è stato guidato dal vescovo Carlo Bresciani il quale, durante l’omelia non ha risparmiato richiami contro le derive dell’utilitarismo e del consumismo: «Chi si professa cristiano non può limitarsi a fare la crocerossina della società». Al termine la tradizionale consegna della chiave che il sindaco Piunti ha legato al braccio del Patrono. Prosegue il programma dei festeggiamenti che si concluderà con l’incendio della Torre
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di Marco Braccetti

La città ed il suo santo protettore: stretti in un reciproco abbraccio, forte nella fede e nelle tradizioni popolari più forti e radicate. Ecco il senso di questo sabato 13 ottobre 2018: festa patronale di San Benedetto Martire. Nel pomeriggio, la statua del Santo Soldato è stata portata in processione lungo le strade principali della città, dando così il via ai sacri riti che hanno poi scandito le ore successive. Partito dalla cattedrale della Marina al suono della banda, il corteo guidato dal vescovo Carlo Bresciani ha coinvolto decine e decine di persone. Scorato dai carabinieri in alta uniforme, il serpentone di fedeli ha avuto come meta finale l’abazia del vecchio incasato, dove si è celebrata la messa solenne, davanti a numerose autorità civili e militari ma, soprattutto, davanti ad una gran folla di semplici cittadini di ogni età. Durante la sua omelia, Bresciani non ha risparmiato richiami contro le derive dell’utilitarismo e del consumismo che, a suo dire, starebbero dilagando nell’attuale società.

Poi un altro passaggio significativo: «Chi si professa cristiano – ha detto il monsignore – non può limitarsi a fare la “crocerossina” della società, curandone semplicemente i mali già presenti, ma deve impegnarsi maggiormente, combattendo per prevenirli. Questa è la più alta forma di carità». Sul finire della funzione, la simbolica consegna della chiave urbana dal sindaco al santo Benedetto. Come vuole la tradizione, Pasqualino Piunti ha legato al braccio del Patrono la chiave: procedura che il primo cittadino ha svolto non senza emozione, la cui conclusione è stata salutata con un caloroso applauso da parte dei fedeli. «Questo gesto simboleggia come il nostro Patrono tenga ben salda a sé la città – ha spiegato il vescovo Bresciani – preghiamo affinché continui a tenerla stretta ed a proteggerla».

Superato il giorno clou, le celebrazioni patronali arrivano a conclusione con una domenica ricca di iniziative. Il programma delle feste civili ha visto l’apice con la consegna delle civiche benemerenze Gran Pavese Rossoblù, sabato mattina nel municipio di viale De Gasperi. Mentre questa domenica tutto si svolge al Paese Alto. Alle ore 15, in piazza Sacconi c’è una mostra di Vespe d’epoca. Alla stessa ora ed allo stesso posto, parte “Salute in cammino San Benedetto”: camminata nel vecchio incasato e visita guidata di: Torre dei Gualtieri, Palazzo Piacentini e chiesa, a cura dell’Unione Sportiva Acli Marche e dell’Asur.

Alle 15,30, sempre in piazza Sacconi, prende il via “Street Circus” by Takimiri: clown, giocolieri, mangiafuoco, acrobati e laboratori di circo. Stessa ora, nel salone parrocchiale, c’è l’ottava tappa del Campionato provinciale singolo di Burraco dell’Us Acli. Alle 19, invece, in piazza Piacentini, premiazioni del terzo Torneo di calcio “Amadio Basilio”. Dalle ore 21, sempre in piazza Piacentini, parte “Artisti Show”: kermesse di balli, canti, cabaret ospiti a sorpresa. Special guest: Angelo Carestia. Presenta: Angela Speca. Sono anche aperti gli stand enogastronomici per una merenda o una cena ricca di golosità. Gran finale, alle 23,30, in piazza Sacconi con l’Incendio della Torre: show pirotecnico firmato dalla ditta Alessi.

LA FOTOGALLERY DI ALBERTO CICCHINI

 


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