Una terza edizione speciale per il progetto #RipartidaiSibillini, nato all’inizio dell’ottobre 2016 per supportare le comunità colpite dal terremoto. L’ideatore Luca Tombesi, blogger e promotore del territorio, insieme ai suoi collaboratori ha infatti scelto di dedicare la due giorni, in programma sabato 20 e domenica 21 ottobre con tappe ad Amandola, Montefortino, Sarnano, Roccafluvione, Smerillo, Montefalcone, Cessapalombo, Ussita, ad esperienze dirette con allevatori, produttori, guide, proprietari di strutture ricettive, gestori di rifugi e persone impegnate a vario titolo nella valorizzazione dell’area montana.
I Monti Sibillini
«Quest’anno ci siamo per così dire allargati – spiega Tombesi – nei contenuti e anche nella denominazione: la terza edizione del social tour si chiamerà #RipartidaiSibilliniExperience, proprio a rimarcare la volontà di far trascorrere almeno un’intera giornata ai blogger e agli instagramer che abbiamo invitato accanto a qualcuno che sui Sibillini vive e ha scelto di continuare ad investire».
Nell’elenco degli ospiti («Tutti rigorosamente a titolo gratuito», rimarca Tombesi) figurano nomi come gli instagramers Aivenn, Kilbilla, Danny_Vero, Panguizzo e blogger come Simona Sacri, Milly Bimbi e Viaggi, Racconti di Marche, I Viaggi dei Mesupi e molti altri.
Il progetto si avvale anche della fondamentale collaborazione della community Igers Marche, a partire dai gruppi delle province maggiormente danneggiate dal terremoto, vale a dire Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno.
«Un grazie di cuore va a tutti quelli che ogni anno ci permettono di realizzare questa iniziativa – conclude Tombesi -, dall’associazione Sibillini Segreti e Sapori a quanti, condividendone il senso, ci supportano mettendo a disposizione mezzi, pasti, posti letto e, soprattutto, la loro passione per queste terre meravigliose. Noi, consapevoli di questa profondità umana e culturale, andiamo avanti continuando a pubblicare immagini, video e testi che, almeno dal nostro punto di vista, raccontino quanto sia necessario insistere sulla ricostruzione post sisma e, soprattutto, investire con ancora più determinazione su tutte le forme di turismo praticabili in queste zone».
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