Palazzo Arengo (Foto Vagnoni)
Gli sfollati del Piceno stanno ricevendo in questi giorni, e alla spicciolata, il contributo per l’autonoma sistemazione relativo al mese di luglio. I soldi stanno arrivando ai “Comuni che hanno ottemperato, progressivamente, a quanto previsto dalla circolare della Regione Marche del 2 agosto 2018” precisa l’ente di Ancona nei relativi decreti che si sono susseguiti dal 2 all’11 ottobre. Ed il forte ritardo non è l’unico problema. Dal provvedimento regionale all’ordine di pagamento in favore dei cittadini sono trascorsi anche 10 giorni, come è accaduto ai percettori del capoluogo di provincia. Il decreto di liquidazione al Comune di Ascoli Piceno (627 mila euro) è dell’8 ottobre. I bonifici ai percettori sono arrivati il 18 e per fortuna senza la “tassa” di 2,8 euro.
Il 2 agosto scorso la Regione Marche ha inviato ai sindaci dei Comuni del cratere una circolare nella quale chiedeva loro l’invio, entro il 31 agosto, di “report ai fini Ue”. Si tratta di un rendiconto di tutti i Cas erogati dalla data del sisma che gli impiegati comunali devono “esportare” su una piattaforma diversa da quella utilizzata mensilmente per fare richiesta del contributo. Detta così, sembra una procedura semplice. “E’ invece tutt’altro”, riferiscono gli addetti. E per due motivi. Il primo: i moduli informatici predisposti dal Dipartimento di Protezione Civile appaiono di complicato utilizzo. Il secondo: i report devono superare il controllo del Soggetto Attuatore Sisma (la Regione) sotto il profilo formale e contabile. Questo implica che, se nell’invio manca qualche dettaglio, il documento viene rispedito al mittente che deve ricominciare tutto daccapo. Lo scopo di tutto questo immane lavoro è il trasferimento dei fondi europei per il terremoto. Del resto, paga qui e paga là, prima o poi le risorse finiscono se non vengono rimpinguate.
I pochissimi Comuni che sono riusciti a rispettare la scadenza del 31 agosto sono stati “premiati” e il 25 settembre la Regione ha decretato la liquidazione del Cas di luglio per Appignano del Tronto, Carassai, Castel di Lama, Force, Monsampolo del Tronto, Montalto delle Marche, Montedinove, Monteprandone, Palmiano e Rotella.
Il provvedimento successivo è del 2 ottobre (decreto numero 1591) e soddisfava Colli del Tronto, Cossignano, Montelparo e Offida. E basta. I Comuni di Arquata del Tronto e Castignano sono stati pagati il 5 ottobre con determina numero 1606. Ascoli Piceno l’8 ottobre (decreto numero 1607) insieme con Acquasanta Terme, Comunanza e Roccafluvione. Il decreto per Folignano e Maltignano è arrivato l’11 ottobre ed è il numero 1621.
m.n.g.
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