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Provinciali, il sindaco grillino:
«Sto riflettendo se andare a votare»

CASTEL DI LAMA - Mauro Bochicchio: «Mi hanno contattato già i due candidati alla presidenza e tanti altri referenti di entrambi gli schieramenti politici hanno cercato di convincermi in tutti i modi e mi hanno chiesto l’appoggio, ma nessuno mi ha parlato di contenuti e di programmi»
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Mauro Bochicchio (foto Vagnoni)

«Stiamo riflettendo all’interno del Movimento. Sabato e domenica prossimi, in occasione della convention nazionale di Roma (“Italia 5Stelle” al Circo Massimo, ndr), ci confronteremo anche con gli altri territori, poi decideremo».  In vista del voto del 31 ottobre prossimo per il nuovo presidente della Provincia, il sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio, unico pentastellato alla guida di un municipio nel Piceno e quindi potenziale ago della bilancia della imminente competizione elettorale, mantiene l’equidistanza dai due candidati ufficiali alla poltrona di Palazzo San Filippo, Sergio Fabiani e Pasqualino Piunti, lasciando però intendere che con molta probabilità lui e gli altri otto consiglieri comunali lamensi di maggioranza diserteranno l’urna. 

Come noto, dopo la riforma Delrio, la Provincia è un ente di secondo grado, e quindi ad eleggere presidente e consiglieri (che non percepiranno alcuna indennità aggiuntiva) sono chiamati i sindaci e i consiglieri comunali del Piceno. 

«Mi hanno contattato già i due candidati alla presidenza e tanti altri referenti di entrambi gli schieramenti politici -confessa Bochicchio facendo capire il suo orientamento sul voto del 31 ottobre- hanno cercato di convincermi in tutti i modi e mi hanno chiesto l’appoggio, ma nessuno mi ha parlato di contenuti e di programmi. E’ molto difficile scegliere l’uno o l’altro quando non conosco, ad esempio, quali proposte hanno su un problema complesso e scottante come lo smaltimento dei rifiuti. Sono favorevoli a una nuova vasca a Relluce oppure pensano che possano essere ancora conferiti nella discarica di Fermo e a quali costi? Vorrei capire anche cosa è previsto nella bozza del Piano provinciale dei rifiuti».

A prescindere dalla scelta che faranno i pentastellati piceni, resta comunque da decifrare il ruolo futuro delle Province, enti rimasti, dopo i drastici tagli dell’era renziana, in un pericoloso limbo istituzionale con scarso personale e risorse irrisorie.

«Tra l’altro -aggiunge il sindaco Bochicchio- c’è anche uno sfasamento tra l’elezione del nuovo presidente e il rinnovo del Consiglio provinciale, che avverrà a gennaio 2019. Serve perciò subito una legge costituzionale che riordini tutta la materia».

Cla. Fe.


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