Violenta lite in famiglia,
madre accoltella il figlio

TRECASTELLI - Violenta lite nella notte a Ripe. Sono entrambi brasiliani. Al culmine di un diverbio lei ha impugnato il coltello colpendolo. I Carabinieri di Senigallia hanno denunciato la donna di 45 anni. Il figlio ne ha 25 e se l'è cavata con due settimane di prognosi
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Il coltello sequestrato dai Carabinieri.

di Talita Frezzi

Una chiamata di aiuto al 112 nel cuore della notte fa scattare i soccorsi verso un appartamento di via Roma al centro di Rip di Trecastelli (Ancona). A chiamare è un ragazzo di 25 anni brasiliano, ma nato in Bolivia. “Aiuto, presto, c’è sangue, ferito…aiuto” riesce appena a balbettare al telefono. I Carabinieri si precipitano e lo trovano spaventato, confuso e imbrattato di sangue al braccio sinistro e al torace. Erano le 3,15 della notte scorsa. I militari allertano il 118 e accompagnano il ragazzo, che vive in un piccolo appartamento su due livelli insieme alla madre, brasiliana di 45 anni, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Senigallia (Ancona). Quando gli chiedoono cosa fosse capitato, lui poco convinto, abbozza una storia. Dice che è uscito con dei conoscenti di Ripe e che in paese, dopo una passeggiata, è nato un diverbio al culmine del quale uno ha estratto un coltello colpendolo. Ma non voleva dire il nome del suo aggressore, quasi a proteggere chi stava per ucciderlo. Circostanza che ha insospettito i Carabinieri i quali sono tornati in casa e hanno rinvenuto tracce di sangue lungo il corridoio che dalla cucina porta alla camera da letto del ragazzo. In terra vetri rotti di bottiglia, i cocci di un piatto, la tv ancora accesa, il letto sfatto. La madre, sentita, ha cercato di confermare la versione del figlio, sostenendo di non conoscere le persone con cui era uscito. Ma i militari si sono accorti che la donna aveva bevuto: alito vinoso e voce impastata. Nello stesso appartamento vivono altre persone. Ascoltate anche loro, hanno riferito che quasi ogni sera madre e figlio guardavano insieme la tv sul letto fino a tardi e litigavano in maniera furibonda. Nessuno dei due lavora, hanno orari assurdi. Anche stavolta, verso le 3, i coinquilini hanno sentito urla e rumori di cocci rotti.

I Carabinieri della Compagnia di Senigallia.

Messo alle strette, il figlio ha confessato che in effetti non era stato accoltellato in paese, ma dentro casa e ha raccontato una versione dei fatti molto più verosimile. Verso le 3, mentre lui e la madre stavano guardando la tv dopo aver entrambi bevuto molto, sarebbe scoppiata una lite per futili motivi. La madre gli avrebbe rotto una bottiglia in testa e gli avrebbe lanciato contro un piatto, che si è frantumato contro il muro. A quel punto lui l’avrebbe afferrata per i polsi trascinandola in un’altra stanza e chiudendola dentro. Ma la serratura era rotta e la donna, liberatasi, è salita al piano di sopra in cucina per impugnare un coltellaccio di quelli per tagliare la carne. Ha raggiunto il figlio e gli ha sferrato due fendenti che lo hanno raggiunto al torace e di striscio al braccio. Alla vista del sangue, lui ha chiamato aiuto intenzionato comunque a non denunciare la madre. Insieme hanno concordato la versione, che però è ben presto crollata.
Il ragazzo è stato medicato al Pronto Soccorso eove i medici gli hanno riscontrato due ferite superficiali all’avambraccio sinistro e all’emicostato, all’altezza del cuore. Per fortuna sono bastati dei punti di sutura: è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni. La madre è stata denunciata dai Carabinieri per lesioni personali aggravate dall’uso del coltello, reato procedibile d’ufficio anche se il figlio non avrebbe voluto metterla nei guai. Il coltello usato per l’aggressione – una lama di 20 centimetri – è stato sequestrato.


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