di Stefania Mistichelli
Tasse e bambini: due mondi sicuramente lontani ma che i dottori commercialisti di Ascoli hanno pensato di far incontrare nel corso di questo anno scolastico, in occasione di un progetto teso alla promozione della legalità e della conoscenza dell’importanza della fiscalità. «Far capire ai cittadini più giovani – ha spiegato il prefetto di Ascoli, Rita Stentella – la stretta connessione tra tributi e servizi alla collettività è di fondamentale importanza per crescere uomini e donne che siano rispettosi delle leggi». Il progetto “Tasse!!? Ce le racconta il commercialista” è stato proposto dall’ordine dei commercialisti di Ascoli e condiviso dal prefetto di Ascoli, dai sindaci di Ascoli e San Benedetto, dal presidente del Tribunale, il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, dal direttore dell’Agenzia delle Entrate e da tutte le forze dell’ordine. «Per noi è un progetto gratificante – spiega il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Ascoli, Carlo Cantalamessa – perché ci aiuta a dimostrare ancora una volta che i commercialisti sono tutt’altro che i fiancheggiatori degli evasori e anzi si battono tutti i giorni per la legalità. Nostro obiettivo è stato fin dall’inizio essere a disposizione del territorio, come quando in occasione del terremoto abbiamo promosso il vademecum sulle agevolazioni tributarie. Adesso porteremo questo progetto nelle scuole di Ascoli e San Benedetto, coinvolgendo le quarte e quinte elementari, perché riteniamo che l’educazione civica vada iniziata il prima possibile. Crediamo, infatti, sia fondamentale ripartire dalle scuole, perché i ragazzi imparino quanto sia importante pagare le tasse e, contemporaneamente, vigilare che gli amministratori spendano bene i soldi dei contribuenti».
Durante l’anno scolastico, dunque, i commercialisti della provincia entreranno nelle classi quarte e quinte delle elementari dei comuni capoluogo di Ascoli e San Benedetto e introdurranno i bambini al mondo della fiscalità. «Noi siamo i beneficiari – afferma il sindaco di Ascoli, Guido Castelli – di questo progetto di cittadinanza e di educazione alla legalità, che fa capire meglio ai bambini come dietro al parco giochi, alla strada senza buche, alla pista ciclabile ci sia il pagamento delle tasse. “Le altalene si fanno con le tasse” sarebbe un bello slogan da utilizzare, per far capire ai più piccoli il valore della legalità». Educare il bambino di oggi per formare l’amministratore, l’imprenditore, il cittadino di domani.«I bambini dovrebbero essere i principali interlocutori dei sindaci – dice il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti – mentre spesso gli amminstratori si rivolgono di più ai cittadini che votano. Partire dai più piccoli vuol dire avere cittadini migliori domani».
Sarà con l’aiuto di un cartone animato, di un fumetto e di una serie di slide, strumenti vicini al mondo dei bambini, che i commercialisti spiegheranno agli alunni cosa sono Imu, Irpef, Iva, chi sono gli evasori e cosa succederebbe se nessuno pagasse le tasse, distribuendo poi ai giovani partecipanti un attestato. «I ragazzi a seguito dell’incontro – conclude Cantalamessa – riceveranno un diploma di mini commercialisti».
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