“Sibillini comunità resiliente”:
ecco il centro della Croce Rossa
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COMUNANZA - Anche la Fondazione Carisap sostiene con un finanziamento di 150.000 euro la nascita della struttura polifunzionale destinata a diventare un punto di riferimento per tutta l'area montana. Prevista anche una piazzola per l'atterraggio dell'elisoccorso e il centro operativo da attivare in caso di emergenza
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Il rendering del progetto del Centro polifunzionale

di Renato Pierantozzi

Oltre un milione di euro di investimento tra Croce Rossa Italiana (900.000 euro) e Fondazione Carisap (150.000 euro) per dotare tutta l’area dei Sibillini di un Centro polifunzionale sempre più necessario non solo per le emergenza ma per la popolazione in attesa della ricostruzione dell’ospedale di Amandola. Il progetto fa parte dei 15 finanziati dalla Cri, grazie alle donazione raccolte dopo il sisma anche a livello internazionale, con la struttura che una volta completata ospiterà anche la Protezione Civile, la sala operativa “Coc” e “Com” (centro operativo comunale e misto, da attivare in caso di emergenza), la pista di elisoccorso a abilitata al volo notturno e strumentale h24 e attività di telemedicina. «L’idea di questo centro -dice la presidente della Croce Rossa dei Sibillini, Valeria Corbelli– è vecchia, ma poi con il terremoto la realizzazione è diventata indispensabile. Siamo contenti che anche la Fondazione Carisap abbia sostenuto questo progetto. I volontari della Croce Rossa pur colpiti loro stessi dal sisma non hanno esitato a mettersi a disposizione degli altri».

Il “project manager” dell’iniziativa è l’imprenditore e crocerossino Luca Antognozzi. «L’assenza dell’ospedale di Amandola -dice- ci “costringe” ad operare di più con i mezzi per trasportare i malati verso i plessi di Ascoli e Fermo. Con i fondi della Fondazione acquisteremo sin da subito un nuovo mezzo e grazie all’implementazione del servizio di telemedicina, unico nella zona, cercheremo di ridurre gli spostamenti per i malati cronici. Per i tempi contiamo di avviare il cantiere ad aprile/maggio per poter avere la struttura a disposizione entro il 2019». «La Fondazione -aggiunge il presidente Angelo Davide Galeati– ha accolto con favore questo progetto riservando al territorio montano colpito dal sisma un focus particolare grazie al masterplan terremoto. Inoltre questo progetto vede insieme più soggetti cogliendo quella logins di rete che per noi è un fattore fondamentale». La nuova struttura sorgerà su un’area donata gratuitamente dal Comune di Comunanza. Gli spazi interni saranno pari a 360 mq per uffici, sale riunioni, mensa, cucina, spogliatoi oltre a rimessa e magazzini per 300 mq. Il finanziamento della Fondazione sarà dedicato per il cofinanziamento della nuova ambulanza (40.000 euro); dell’allestimento della sala operativa (80.000 euro) e del servizio di tele medicina (30.000 euro).


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