Dalle serie Netflix a Shangai:
l’Anisetta Meletti
alla conquista del mondo
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FOCUS ECONOMIA - Dalle prime casse sbarcate negli Usa nel 1934 al boom dell'amaro: i prodotti ascolani sempre più simboli del "made in Italy"
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L’Anisetta all’interno di un episodio di “Orange is the new Black”

di Renato Pierantozzi

Dall’America alla Cina passando per l’Australia e il Regno Unito. Non è il giro del mondo, ma i mercati dove la Ditta Meletti esporta, sin dal 1878, i propri prodotti. Una spinta all’internazionalizzazione data dal fondatore Silvio Meletti che da una minuscola realtà di provincia come Ascoli capì subito l’importanza di portare nel mondo i propri prodotti. E’ la stessa storia della Ditta a darne conferma: dalle medaglie ottenute alle esposizioni come Parigi 1878 alle presenze in Libia (fiera campionaria di Tripoli del 3 maggio 1931) per proseguire poi con il primo “carico” verso gli Stati Uniti datato 31 gennaio 1934. Un export che non si è mai fermato e che oggi vede, soprattutto negli Usa, nuove “star” come l’Amaro Meletti che ha conquistato critica, consensi e pubblico grazie ad un gusto che si abbina perfettamente ai cocktail. L’ultima “conquista” riguarda il mercato cinese dove i prodotti Meletti sono giunti al ristorante Gemma di Shanghai con tanto di insegna luminosa. In Australia c’è addirittura un ristorante che ha dedicato un’intera parete ad una pubblicità storica della Ditta, mentre una bottiglia di Anisetta è spuntata in un episodio della serie cult di Netflix “Orange is the new black”, giunta alla sesta stagione.


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