Il Tribunale (foto Vagnoni)
Assolto con formula piena (“perchè il fatto non sussiste”) per ben 32 capi di imputazione anche molto pesanti (tra cui corruzione e abuso d’ufficio) e condannato a due anni (pena sospesa) per accesso abusivo al sistema informatico per aver fornito ad un legale un paio di indirizzi.
Si è concluso così il processo a carico dell’ex comandante del Nucleo provinciale di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Ascoli, Raffaele De Chiara. Già in sede processuale le accuse nei confronti dell’ex graduato erano di fatto crollate con lo stesso pubblico ministero che aveva chiesto l’assoluzione. L’inchiesta era nata da presunti benefit elargiti agli esponenti delle fiamme gialle in cambio di controlli fiscali “alleggeriti”.
«Faremo appello – annuncia l’avvocato difensore Francesco Voltattorni – è una storia che non ha senso. Le assoluzioni per 32 capi di accusa confermano che De Chiara è una persona onesta, limpida e che ha sempre servito lo Stato». Assolti con formula piena anche l’ex finanziere Melozzi e l’imprenditore Capocasa.
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