Selfie o non selfie, questo è il dilemma. Da strumento inedito a, nei casi più esasperati, arma di distrazione di massa. Che punta tutto sulla manifestazione dell’ego, fino a diventare oggetto di studio antropologico. E non solo, perché il dibattito verte anche sulla forma espressiva dell’autoscatto 2.0. E’ in questo ambito che si colloca quanto organizzato dall’associazione Cisi, che sabato 17 novembre alle 16,30, presso la Bottega del Terzo Settore, darà vita all’atelier “Il ritratto ai tempi del selfie”.
Di Caro e Fazzini
Ad accompagnare il pubblico in questo viaggio sui generis tra opere d’arte, musica, video e reading, in un’atmosfera interattiva, ci saranno due personaggi di spicco: il pittore Dante Fazzini e il fotografo Giuseppe Di Caro. Entrambi esperti di ritratto, col primo che ne ha fatto un marchio di fabbrica a livello visivo ed il secondo noto come fotografo ufficiale dei David di Donatello, manifestazione per cui ha immortalato i grandi divi del cinema. Obiettivo: scovare differenze, interpretare, riflettere su come sono cambiati i modi, i tempi e le tecniche di ritrarre le persone. E provare dare un peso specifico alla mania che negli anni non ha risparmiato, il quasi è d’obbligo, nessuno.
Lu. Ca.
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