Mauro Uliassi
Mauro Uliassi conquista la terza stella Michelin e porta a dieci i ristoranti che “meritano il viaggio” nella nuova edizione della guida Michelin Italia. Il prestigioso riconoscimento è arrivato oggi, a Parma, dove è stata presentata la nuova guida per il 2019 e dove sono stati assegnati i premi agli chef più meritevoli. La conquista della terza stella da parte del titolare del ristorante Uliassi di Senigallia è stata accolta da un boato un sala. E’ l’unico locale marchigiano a rientrare nell’olimpo della cucina composto da dieci ristoranti tristellati.
In questa edizione non ci sono invece stati nuovi Due Stelle, dopo i tre nuovi ingressi della scorsa stagione. Una decisione che ha creato non poco malumore, visto che molti locali erano accreditati per il balzo da una a due stelle. In compenso è ampio il drappello dei nuovi mono stellati, ben 29, molti dei quali giovanissimi.
Due stelle Michelin confermate per il 2019 allo chef Moreno Cedroni, della Madonnina del Pescatore di Senigallia. Cedroni, anconetano doc ha iniziato la sua ascesa dopo aver conseguito nel lontano ’96 la prima stella Michelin, seguita dalla seconda nel 2006. È tra gli chef più apprezzati anche all’estero e ha contribuito a divulgare con alcune sue ricette il “mosciolo” di Portonovo, un mollusco molto simile alla cozza, pur non cucinandolo come da tradizionale marchigiana. Una stella Michelin allo chef Errico Recanati dell’Andreina di Loreto. Nel 2013 il primo inserimento all’interno della guida rossa, il suo segreto sono le materie prime della tradizione senza trascurare innovazione e ricerca. Rappresenta la terza generazione dello storico ristorante che si trova in via Buffolareccia, fondato dalla nonna Andreina Isidori, 55 anni fa. Una stella al ristorante pesarese Nostrano dello chef Stefano Ciotti. Aperto nel 2015, si trova in riva al mare, a fianco del simbolo della città, la Palla di Pomodoro. Perde la sua stella il ristorante Emilio di Casabianca di Fermo, premiato lo scorso anno con il giovane chef Danilo Bei, che per i suoi piatti utilizza solamente il pescato fresco dell’Adriatico.
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