Anche la Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli e Fermo scende in piazza per chiedere azioni più incisive che mirino alla riduzione esponenziale del selvatico. Appuntamento per la mattinata di martedì 20 novembre, davanti alla sede della Regione di Palazzo Leopardi, ad Ancona.
«La Giunta Regionale, con delibera dell’8 novembre 2018, ha affrontato positivamente solo alcuni aspetti della piattaforma alla base della nostra manifestazione. Tra questi, l’autodifesa diretta ed indiretta nel proprio fondo e l’utilizzo dei chiusini o recinti di cattura su richiesta dell’agricoltore» fanno sapere dalla Cia. «Un passo avanti ma non sufficiente per una forte e concreta politica di prevenzione del danno da fauna selvatica che non è più solo da cinghiale ma anche di tutte le specie di ungulati, lupi, storni, piccioni per i quali chiediamo un immediato e specifico intervento. Inoltre -proseguono gli agricoltori- occorre affrontare temi come la turnazione con sorteggio delle squadre, l’immediata approvazione del Regolamento Unico Regionale del risarcimento danni e i suoi tempi nonché l’intervento della forza pubblica nelle aree dove i cinghiali sono in soprannumero e la ridefinizione delle aree di caccia anche al fine di concentrare gli abbattimenti nelle aree interne. Infine, l’adozione del Piano Faunistico Regionale nei tempi di legge e lo sblocco del pagamento degli incidenti stradali, ormai fermo al 2015».
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