Il genio del palcoscenico Pier Luigi Pizzi, in occasione della presentazione dell’opera lirica “Così fan tutte”, in scena nel Teatro Ventidio Basso sabato primo dicembre, ore 20,30, con anteprima giovani giovedì 29 alle ore 17, fa una nuova e non formale dichiarazione d’amore alla città di Ascoli e alla sua gente. Propone al sindaco Guido Castelli, preso un po’ alla sprovvista, di effettuare ad Ascoli, nell’ottobre 2019, la preparazione, per una ventina di giorni, di uno spettacolo di prosa che poi dovrà debuttare al Teatro Quirino di Roma. «Mi piacerebbe effettuare le prove nel Teatro Ventidio Basso.. Sto tramando in questo senso». Castelli, anche se ricorda che in quella data lui non ci sarà più come sindaco («Sarò amministrativamente defunto»), si dichiara disponibile, verificando la compatibilità dell’operazione, e pronto a mettere nero su bianco sin da subito il progetto di residenza.
Nello scambio di vicendevoli attestazioni d’amore torna in discussione – speriamo che questa volta si concretizzi – l’ipotesi che Pizzi possa mettere mano ad una sorta di restyling dell’arredamento (i tendaggi), e non solo, della Pinacoteca comunale . Pizzi va anche oltre: «Mi piacerebbe intervenire nella Sala della Vittoria. Con una diversa lettura delle opere presenti». Il primo cittadino registra. A nostro modesto giudizio la disponibilità di Pizzi, a mettere a disposizione la sua creatività per migliorare l’estetica e la godibilità della Pinacoteca, andrebbe immediatamente colta. Opportunità addirittura irripetibile. La “firma” di Pizzi consentirebbe un salto di qualità molto significativo nell’estetica e un rafforzamento del prestigio di questo importante luogo d’arte.
Il duetto amoroso Castelli-Pizzi era cominciato con Castelli nel ringraziare il maestro delle scene per aver definito la città di Ascoli “superba”. Poi il primo cittadino ha fatto le scuse a Pizzi per non averlo potuto coinvolgere, come era stato ipotizzato, nella sistemazione dell’entrata del Filarmonici per la quale il maestro aveva espresso alcune idee. «Non è stato possibile per motivi burocratici», ha detto il sindaco riferendosi ai vincoli della Soprintendenza. Ma di un miglioramento estetico-funzionale del Filarmonici ci sarebbe tanto bisogno. «Per me questa città, e le persone che ho incontrato, da quando ci sono venuto tre anni fa, sono state una scoperta. Ho trovato tanti amici. Ci torno sempre molto volentieri. E non lo dico per piaggeria. E’ una cosa che sento. Il Teatro Ventidio Basso è straordinario». Tra gli “amici” ascolani di Pizzi c’è sicuramente anche il Coro Ventidio Basso con il quale il maestro è entrato subito in sintonia.
f.d.m.
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