“Schiacciamo la difficoltà, quando pallavolo fa rima con solidarietà”. E’ questo il titolo dell’iniziativa promossa dalla Libero Volley, la società ascolana che dal 1984 è un punto di riferimento, non solo ad Ascoli ma in tutta la provincia, per la pallavolo femminile. Tanto che proprio in questa stagione ha ottenutoi il certificato di qualità per quanto riguarda l’attività giovanile. Il progetto è stato ideato con l’obiettivo di offrire l’opportunità di fare sport anche a bambine e ragazze del territorio le cui famiglie stanno vivendo un periodo di difficoltà dal punto di vista economico e non possono permettersi di sostenere le spese necessarie per la pratica della pallavolo.
La Libero Volley, dunque, consentirà a una quindicina di ragazze di entrare a far parte della grande famiglia. A segnalare alla società gialloblù quali saranno le beneficiarie del progetto sarà la Caritas Diocesana. Il progetto è stato finanziato dalla Fainplast. «La nostra azienda è sempre vicina al territorio, e siamo felici di poter aiutare queste famiglie in difficoltà – dice Roberta Faraotti, figlia di Battista, numero uno di Fainplast – siamo sempre molto attivi nel sociale e non potevamo tirarci indietro quando ci è stata sottoposta questa iniziativa. Anzi, spero che possa aumentare il numero delle ragazze da poter aiutare».
Le nuove arrivate parteciperanno a tutte le attività (allenamenti e partite ufficiali) e verranno inserite nelle varie squadre della Libero Volley in base all’età. Alla presentazione del progetto sono intervenuti nella Casa della Gioventù di Ascoli anche ilvescovo Giovanni D’Ercole, don Alessio Cavezzi coordinatore della Caritas e l’assessore comunale allo sport Massimiliano Brugni. Presenti anche il direttore tecnico della nazionale di beach volley femminile Andrea Raffaelli e l’ex palleggiatore della Lube, Natale Monopoli, che si sono intrattenuti con le atlete della Libero Volley raccontando le proprie esperienze di vita e sportive.
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