Troli, Dragoni, Roselli e Materazzi durante la presentazione di “Arte è Scienza”
di Luca Capponi
Gli “Sherlock Holmes” dell’arte indagano 24 ore su 24 il nostro patrimonio storico e artistico. Per scoprire, ad esempio, la giusta attribuzione del San Bernardino conservato in pinacoteca (Crivelli o Alemanno?), o che gli angeli disegnati da Cola d’Amatrice in una scena della Passione, originariamente, non portavano la croce ma…suonavano degli strumenti musicali. Non solo, perché la loro opera è anche fattiva: grazie alla tecnologia della stampante 3D, infatti, hanno ricostruito il pezzo di un crocifisso trovato tra le macerie a Pretare di Arquata del Tronto.
E’ solo una minima parte di quanto possono realizzare docenti e studenti del corso di “Tecnologia e diagnostica del restauro” dell’Unicam, «una risorsa imprenscindibile che dà lustro a tutta la città», così come l’hanno definita il sindaco Guido Castelli e l’assessore Piersandra Dragoni. Un saggio delle capacità restauratori e ricercatori che operano nel Piceno, tra droni con termocamera, radiografie e termoletture, si avrà venerdì 30 novembre nell’ambito della quinta rassegna nazionale “Arte è Scienza”, che si terrà alle 9,30 presso la Bottega del Terzo Settore.
Il San Bernardino conservato nella pinacoteca
«Un connubio, quello tra beni culturali e tecniche scientifiche nell’ambito dello studio di siti e reperti archeologici, che sta dando molto in termini di risultati» spiega la docente Graziella Roselli. Con lei, a illustrare la giornata, il collega Marco Materazzi e Natascia Troli di Confartigianato, che ha avviato con l’università uno spin-off molto seguito in cui si mettono a disposizione dei partecipanti competenze relative a sicurezza, imprenditoria, burocrazia e molti altri aspetti fondamentali per figure capaci di operare a 360 gradi.
Durante il convegno, già partecipatissimo dagli studenti del quarto e quinto anno delle superiori (è sold out, ma verrà organizzato il bis), interverranno i professori Stefano Papetti (“Scienza e storia dell’arte: un virtuoso dialogo”), Eleonora Paris (“Alla scoperta della città romana di Urbs Salvia”), Giuseppe Di Girolami (“L’arte oltre il visibile: disegni preparatori e pentimenti in Cola dell’Amatrice”), Maria Simonetta Bernabei (“Cosa c’entra la matematica con l’arte?”).
Ci sarà poi spazio anche per poster session e dimostrazioni pratiche, prima della nuova tornata di ospiti che prevede le relazioni dei docenti Marco Materazzi (“Conoscenza, gestione e salvaguardia dei Beni Culturali: il contributo della Geo-archeologia”), Valeria Alessandrini (“Volti antichi tra arte e scienza”) e Graziella roselli (“La termovisione nei beni culturali:_ un utile strumento diagnostico”).
«Il nostro corso -conclude Materazzi- ha numeri importanti degni di università come “La Sapienza”, e collaborazioni di prestigio, tra le altre, coi siti di Selinunte (Sicilia) e Paestum (Campania). C’è interesse e grande richiesta di professionalità, per questo l’anno prossimo opereremo una riorganizzazione dell’offerta formativa che terrà maggior conto dell’aspetto storico-artistico, di architettura e tecnologie digitali».
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