Si è chiuso il cerchio sulla rapina e il ferimento di un tunisino avvenuti il 27 ottobre scorso in vicolo Dari a San Benedetto. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Ascoli, infatti, hanno tratto in arresto un cittadino extracomunitario di nazionalità tunisina (A.A.M.S. le sue iniziali) considerato l’autore dell’efferato gesto a danno di un suo connazionale. Deve rispondere di rapina aggravata con lesioni. Ad intervenire sul posto era stata una Volante del Commissariato di Polizia di San Benedetto, dopo che alcuni passanti avevano segnalato la presenza di un uomo riverso a terra, ferito alla testa e alle gambe. Il tunisino fu poi trasportato all’ospedale “Madonna del Soccorso” dove i sanitari gli riscontrarono ferite provocate da alcuni fendenti di coltello e altri traumi giudicati guaribili in quindici giorni.
LE INDAGINI – In base alle indagini della Polizia, era emerso che la vittima era stata aggredita da due individui travisati, armati di un coltello e una mazza. Nonostante le poche informazioni a disposizione, raccolte attraverso i testimoni e l’uomo aggredito, gli investigatori sono riusciti comunque ad individuare i responsabili. E così il 13 novembre scorso, su ordine del Gip del Tribunale di Ascoli, sono scattati gli ordini di cattura per i due tunisini ritenuti responsabili del ferimento. In manette è subito finito uno dei due, mentre l’altro si era reso irreperibile. Tuttavia la “caccia” è proseguita. I poliziotti hanno continuato a monitorare tutti i luoghi e le persone frequentate dal secondo rapinatore il quale alla fine, ormai braccato, ha preferito consegnarsi alla Squadra Mobile che lo ha condotto nel carcere ascolano del Marino.
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