di Martina Fabiani
È con impegno, perseveranza, creatività e passione che si costruisce, si riparte, ci si rialza. Sono questi alcuni degli obiettivi di “MIA! – Memoria, Identità, Ambiente”, presentato questa mattina presso la Bottega del Terzo Settore di Ascoli Piceno. Si tratta di un progetto selezionato dall’Impresa sociale con i bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà minorile e che opera mediante attività pedagogiche, coinvolgendo scuole, famiglie e Terzo Settore nei territori dell’Ascolano colpiti dal sisma del 2016 e 2017. Il progetto prevede attività multidisciplinari e azioni congiunte rivolte a bambini e ragazzi da 0 a 17 anni e avrà la durata di 24 mesi. Sono sette i comuni nei quali verranno realizzati i percorsi educativi: Arquata del Tronto, Comunanza, Venarotta, Acquasanta Terme, Roccafluvione, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.
L’idea del progetto si attribuisce alla Bottega del Terzo Settore, che ha scelto la Cooperativa Sociale Ama Aquilone come ente capofila. Tanti i partner coinvolti, come La Cooperativa S. Gemma Galgani, l’Associazione Wega, Pro Loco di Roccafluvione, Associazione Vivo, Associazione Pescara del Tronto 24/8/16, Unicam, U.C.O.F Società Cooperativa Sociale, Associazione Pianeta Genitori Venarotta, Coop. Sociale P.A.Ge.F.Ha., Slow Food Piceno, Club Alpino Italiano di Ascoli Piceno. «MIA è una iniziativa corale che vuole creare una rete tra diverse realtà del nostro territorio affinché quest’ultimo venga valorizzato dopo gli venti sismici degli scorsi anni, eventi che hanno cambiato il territorio stesso e la percezione della popolazione nei suoi riguardi», ha affermato la dottoressa Carla Capriotti di Ama Aquilone.
Presentazione del progetto “MIA” presso la Bottega del Terzo Settore
Il fine ultimo del progetto è proprio quello di rafforzare, attraverso attività educative, il senso di identità e di appartenenza dei ragazzi e di avvicinarli alle caratteristiche morfologiche, culturali, storiche e folkloristiche dei loro luoghi di origine. L’embrione del progetto risale al novembre 2017 per poi iniziare praticamente i lavori lo scorso settembre. In questa prima fase tutte le associazioni e le realtà coinvolte stanno lavorando per la costruzione del materiale didattico. In una seconda fase – che partirà da gennaio 2019 fino alla fine dell’anno scolastico – i partner si recheranno nelle scuole proponendo laboratori didattici e visite guidate improntati sulla scoperta, conoscenza e valorizzazione del territorio Ascolano. Vi sarà poi una ulteriore fase – coincidente con il secondo anno scolastico – in cui si raccoglieranno i frutti del lavoro svolto: mappature dei territori conosciuti, materiali audiovisivi e storytelling da parte dei ragazzi. «Vogliamo creare strumenti da conservare e divulgare anche una volta terminato il progetto», ha continuato la Capriotti.
La P.A.Ge.F.Ha. si occuperà dei bambini del nido, mentre l’Associazione Pianeta Genitori Venarotta prenderà in carico quelli da 3 a sei anni. Tutte le altre associazioni lavoreranno con i ragazzi di elementari, medie e superiori. Sono 170 i bambini delle scuole dell’infanzia e 743 in totale gli studenti (134 delle scuole primarie, 206 delle scuole secondarie di primo grado e 233 delle secondarie di secondo grado) coinvolti nelle varie attività. Hanno aderito l’Istituto Comprensivo del Tronto e Valfluvione, l’Istituto Comprensivo “Don Giussani” Monticelli, l’Interprovinciale Sibillini Comunanza, l’Istituto di Istruzione secondaria “Fermi-Sacconi-Ceci” e il Liceo Scientifico Statale “B. Rossetti”.
Le azioni sono tarate in concordanza con le diverse fasce d’età. «Noi ci occupiamo di adolescenti, periodo in cui il ragazzo è ancorato al genitore, ma anche proiettato all’individualità. Vogliamo utilizzare il linguaggio dei giovani e gli strumenti odierni per trasmettere loro un senso di fiducia nel futuro» ha affermato un rappresentante dell’associazione Wega2 . Davide di “Vivo” – associazione che si occupa di pedagogia attiva – ha parlato, invece, di laboratori che puntino a stimolare e tirar fuori le varie intelligenze dei ragazzi e a considerare una persona nella sua interezza. Poi vi sarà Slow Food che con i ragazzi racconterà il territorio dal punto di vista delle eccellenze enogastronomiche. Questi solo alcuni esempi delle tante idee che scenderanno in campo con “MIA! – Memoria, Identità, Ambiente».
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