Alleluia. Habemus. Finalmente. A qualcuno sarà scappata anche la classica lacrimuccia nel vedere la bruttura sparire. Cadenti, sporchi e pericolosi. Appellativi da film per i famigerati cartelli appesi ai muri in pietra del Lungo Castellano. Sostituiti (sulla carta) dai nuovi totem posizionati qualche anno fa sul lato opposto della strada, ma mai rimossi.
Arrugginiti fino all’inverosimile, erano divenuti anche pericolosi per i passanti. Continuavano però ad ospitare manifesti di ogni genere e ad essere utilizzati a scopo pubblicitario nonostante la precarietà. Un vero pugno nell’occhio a due passi dal centro, nei pressi del quartiere Piazzarola.
Nella mattinata di oggi 3 dicembre, ormai inaspettato, ecco però il sommo gaudio. Operai all’opera (passi il gioco di parole) e muri liberi dal giogo. Quei cartelli erano lì, secondo molti, da almeno una cinquantina d’anni. Anche per loro, dunque, è arrivata la meritata pensione. Fuor di retorica: meglio tardi che mai.
Lu. Ca.
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