Il presidente nazionale Marco Cossolo
Il ruolo delle farmacie nella sanità italiana distanza di 40 anni dall’avvio del sistema sanitario nazionale. E’ stato questo il tema dell’incontro svoltosi a San Benedetto alla presenza del presidente di Federfarma Ascoli Pasquale D’Avella e dei massimi vertici di Federfarma nazionale Marco Cossolo, Silvia Pagliacci e Antonello Mirone.
Presenti farmacisti delle province di Ascoli, Fermo e Ancona, la serata si è aperta sulle dichiarazioni, di poche ore prima, del ministro Giulia Grillo che aveva rilevato come «il governo sta dalla parte dei farmacisti, relativamente al principio per cui nelle farmacie italiane il 51% del capitale di gestione dev’essere rappresentato da farmacisti iscritti all’albo». Marco Cossolo, numero uno di Federfarma, ha tratteggiato le problematiche connesse alla nuova convenzione in cui far prevalere il concetto che «i 70.000 farmacisti italiani sono professionisti e non commercianti di farmaci». Con grande incisività si è rivolto agli oltre ottanta professionisti presenti invitandoli con fatti concreti «a continuare a rappresentare tutti i cittadini ed essere, soprattutto nei piccoli centri, le sentinelle e spesso il primo punto di riferimento sanitario». Gli ha fatto eco Silvia Pagliacci, presidente del Sunifar (farmacisti rurali) che ha posto l’accento sul ruolo della farmacia rurale che spesso, in moltissime piccole località rappresenta unico punto di aggregazione e di confronto tra cittadini: solo nelle Marche su 505 farmacie, le rurali sono più di 370. Infine Antonello Mirone, presidente di Farmaservizi, ha delineato il progetto di “sistema farmacia Italia” che vuole mettere a sistema ed in rete le 19.000 farmacie italiane per dare risposte di maggiore efficienza ed efficacia delle scelte strategiche.
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