di Luca Capponi
Se, come recita un vecchio adagio, la mamma dei cretini è sempre incinta, allora la mamma degli automobilisti con poco cervello ha messo al mondo infinte progenie. A dimostrare tale assunto decine di esempi, soprattutto nel centro storico. Gli ultimi due accaduti nella notte di venerdì 7 dicembre, sono esemplificativi.
Il primo ha dato vita a una prova di destrezza degna dei mitici vecchi “Giochi senza frontiere”, in corso Mazzini: ingresso in casa con apertura porta limitata da furgone parcheggiato (senza permesso) davanti all’uscio. E’ richiesto fisico nella norma che sappia aggirare il pertugio e azione in spazi ristretti. No biciclette, passeggini o carrozzine. In caso di ritorno a casa, prova superata.
L’altra prova di “Giochi senza frontiere” arriva dalla Piazzarola: rientro in abitazione rapido e senza respirare, causa fuoriuscita di gas che invade i dintorni. Richiesta prontezza, velocità, calma e sagacia, in attesa dei Vigili del fuoco e del personale autorizzato che metta una “pezza” al tubo rotto, e dei lavori che ripristineranno il tutto. Quale il nesso con gli automobilisti? Ma ovvio. A rompere il tubo (un gesto non facile, visto il diametro e la consistenza) è stato l’urto con un’auto, una delle tante in controsenso giornaliero tra le vie strette del quartiere più antico di Ascoli, che dopo il guaio si è chiaramente data alla fuga. L’unica speranza è che la carrozzeria del mezzo guidato dall’intelligentissima persona abbia riportato danni tali da rovinargli il ponte dell’Immacolata.
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