La rimozione del chiosco-edicola in zona Ragnola a San Benedetto che era diventato un rifugio per senzatetto
di Marco Braccetti
«Torna il Natale…come per Gesù, per alcuni non c’è posto!». E’ il titolo, sicuramente di forte impatto, che la Caritas Diocesana dà ad una sua lettera, scritta in occasione delle festività natalizie. Festività che, secondo il sodalizio diretto da Don Gianni Croci, non si distaccano poi molto da quanto descritto in una famosa poesia: “La notte santa” di Guido Gozzano, che narra delle peripezie di Maria, gravida di Gesù, e Giuseppe, intenti a cercare un rifugio a Betlemme, bussando di porta in porta a vari alberghi, senza trovare ospitalità. Una ricerca vana tanto che la Madonna partorirà in una mangiatoia.
Con questi presupposti, dalla Caritas lanciano una critica rivolta all’attualità, nazionale quanto locale: «Sono passati più di duemila anni e sembra proprio che nulla sia cambiato! Come Betlemme “ornata di trofei”, le nostre città si vestono a festa, sulle vetrine lo scintillio delle luci, le agenzie propongono settimane bianche o viaggi in terre assolate, le persone pensano di essere più buone perché si scambiano regali…ma c’è ancora gente che rimane al freddo e al gelo». Da qui, la lettera della Caritas entra nel vivo della questione: «E i potenti? – si legge ancora nel testo – Magari in nome della difesa della “cristianità”, si prodigano a fare leggi per rendere più sicure e ripulire le città, come se alcune persone fossero “rifiuti”! Anche da noi le istituzioni, impegnate ad affermare la legalità, giustamente qualche settimana fa hanno sgombrato le palazzine vicino al porto, luogo di “degrado, bivacco e sporcizia”, ma poi quegli uomini, di carne ed ossa come noi, dove sono andati a dormire? Chi se ne deve occupare? In Caritas in questi giorni abbiamo alcune persone che momentaneamente dormono per terra all’ingresso».
Dopo lo sgombro delle “Palazzine Santarelli” nell’area portuale, anche la successiva rimozione dell’ex edicola in zona Ragnola, rifugio per persone senza fissa dimora, viene vista con una certa preoccupazione dal sodalizio diocesano. Dalla sede di via Madonna della Pietà, al Ponterotto, fanno sapere che Don Croci è in contatto con vari referenti di istituzioni locali, a partire dal Comune, per cercare di affrontare queste emergenze. Intanto, sempre dalla lettera citata in precedenza, parte un vero e proprio monito rivolto in primis ha chi muove le leve del potere locale: «La vicinanza del Natale – è lo sprone lanciato dalla Caritas – sia motivo di riflessione e di iniziative solidali per le istituzioni chiamate, non solo a far rispettare doveri, ma anche ad assicurare diritti ad ognuno, primo fra tutti quello di vivere dignitosamente». Visto che per passare dalle parole ai fatti servono risorse economiche, per domenica 16 dicembre, in tutte le chiese della Diocesi, la Caritas chiede di raccogliere offerte destinate ai progetti di accoglienza. Le offerte raccolte per metà sono destinate alle Caritas parrocchiali e per metà vanno versate alla Caritas Diocesana.
Le Palazzine Santarelli nell’area portuale recentemente sgomberate dai senzatetto dalla forza pubblica
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