Elezioni comunali, Pizi e Canzian
guidano il comitato civico
“Ascolto e partecipazione”

ASCOLI - «Ascoli sta morendo. Non siamo contro nessuno». Programma con 13 punti, tra i fondatori anche l’ex presidente dell’Iacp Adriano Alberti, l’ex consigliere comunale Massimiliano Catani e numerosi altri volenterosi più o meno noti tutti dell’area centrosinistra
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di Franco De Marco

Ci sono l’ex segretario cittadino del Pd Giuseppe Pizi, quello che acceso la “scintilla” dell’iniziativa, l’ex assessore regionale del Pd Antonio Canzian, l’ex presidente dell’Iacp Adriano Alberti, l’ex consigliere comunale Massimiliano Catani e numerosi altri volenterosi  più o meno noti tutti dell’area centrosinistra. Sono i fondatori del Comitato di volontariato civico “Ascolto & Partecipazione” che, in vista delle elezioni comunali del 2019, si sono messi in moto per approfondire i problemi della città. Almeno per ora non parlano di una lista elettorale ma è evidente che l’ipotesi, se le condizioni matureranno, sta nelle cose. Sono tutti, al momento “senza partito” pur con una passata militanza di partito. Alcuni, come Pizi e Canzian, evidentemente, sono rimasti scontenti del comportamento del Pd e se ne sono allontanai. L’intenzione è di dare la “sveglia” allo schieramento di centrosinistra che alle comunali dovrà fronteggiare il centrodestra e il Movimento 5 Stelle.

Antonio Canzian

«Ci siamo ritrovati per la prima volta nello scorso ottobre.  – afferma Peppe Pizi – Eravamo una sessantina. Il nostro obiettivo è attivare un dialogo con i cittadini alla luce di una città che sta morendo. Non siamo contro nessuno. Questo sia chiaro. Vogliamo approfondire e costruire. Ci proviamo. Ci sta a cuore la città. Ci siamo guardati in faccia, tra amici, e abbiamo deciso di fare qualcosa. Ripeto: il nostro Comitato non nasce contro nessuno. Vogliamo parlare con tutti. Ovvio che siamo nell’area di centrosinistra».

Il Comitato di volontariato civico “Ascolto e partecipazione” ha fissato per martedì prossimo 18 dicembre, alle ore 21, nella Sala 25 Aprile in via Della Libertà 13/15 a Monticelli, il primo incontro con la cittadinanza.

Tra i fondatori, altre ad Alberti, Pizi, Canzian e Catani, prima citati, ci sono Walter Sfratato, Domenico Vallesi, Vincenza Accorsi, Virgilio Palermi, Francesco Mazzocchi, Doriano Graboli, Carla Rossi, Domenico D’Angeli, Giuseppina Orsini, Emidio Nardini, Piero Castelli, Manuela Bracciolani, Mario Di Bella, Nazzareno Marinelli e Giancarlo Sturba.

Il logo del movimento

«Questo Comitato di volontariato civico – si legge nel “manifesto” di presentazione –  vuole essere un luogo di discussione organizzata, di confronto e di elaborazione di proposte con i cittadini. Lo scopo è quello di avviare un proficuo scambio di idee ed opinioni finalizzato alla formulazione di risposte concrete alle molteplici criticità della nostra città». Quale le problematiche più rilevanti che formeranno oggetto di discussione?  Tredici i punti posti all’attenzione di tutti. «1)L’assenza di un progetto di medio-lungo periodo che possa valorizzare e mettere in rete i luoghi, le strutture e le numerose realtà culturali cittadine, 2) Un’discriminata ed antieconomica privatizzazione di gran parte dei servizi comunali, 3) Un centro storico tra i più belli d’Italia in balia di un incontrastato degrado e di un’incuria non più giustificabili per una città che vuole fare del turismo una delle sue principali risorse, 4) Un centro urbano agonizzante che si sta spegnendo a causa della preferenza di privilegiare ed agevolare sempre più la crescita e lo sviluppo di centri commerciali di periferia con la scelta di trasferirvi anche attività di servizi primari come le farmacie comunali, 5) Impianti di pubblica illuminazione inadeguati, 6) Una disorganizzata raccolta differenziata dei rifiuti che crea disservizio ai cittadini oltre che sporcizia e degrado alla città, 7) Spazi verdi pubblici e parchi giochi scarsi inaccessibili a bimbe e bimbi con disabilità e spesso in totale e pericoloso abbandono, 8) Le tante barriere architettoniche che rendono impossibile la mobilità, l’accessibilità e la fruibilità alle persone con disabilità dei luoghi pubblici o aperti al pubblico della città, 9) Gestione della sosta e dei parcheggi in piena subalternità alla Saba, 10) Strade urbane dissestate e collegamenti con le frazioni difficoltosi e, in caso di maltempo, quasi impossibili, 11) Scuole non ancora adeguate agli indici di vulnerabilità sismica che necessitano di urgenti ed improcrastinabili interventi di lavori straordinari e messa in sicurezza, 12) L’area ex Carbon senza alcuna certezza sugli interventi di bonifica e sulla destinazione futura, 13) La sanità oggetto di sterili, stucchevoli e soprattutto tardive contese quotidiane per fini esclusivamente politici».

«Pertanto il Comitato – viene ancora affermato – si propone di agire per cambiare Ascoli informando capillarmente la popolazione garantendo la partecipazione di chiunque voglia aderire al comitato stesso, promuovendo il protagonismo delle associazioni di categoria, di volontariato, di promozione sociale e culturale nonché degli organi istituzionali preposti, utilizzando le vie ritenute più idonee per il perseguimento dei fini prestabiliti agendo attraverso iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di tutte le istituzioni».


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