di Claudio Romanucci
«Oggi non sarò al Del Duca, seguirò dalla tv. Ho dovuto fare un piccolo tagliando, ci saranno i miei figli, la mia famiglia al completo. Non molliamo nemmeno un centimetro agli avversari». Così il patron Massimo Pulcinelli aveva scritto stamane sui social trovando il sostegno dei tifosi, oltre 200 “like” con commenti in favore di un suo pronto recupero e ritorno a seguire l’Ascoli.
Nel dopogara Parlati, subentrato ad Addae nella ripresa, si ritiene soddisfatto del suo contributo dato alla causa: «I calci piazzati possono essere la nostra arma in più. Siamo mancati nell’ultimo passaggio, anche da parte mia nei confronti di Ardemagni. Nel complesso ci rimane un bel punto. Lo scorso anno feci quattro presenze e un gol».
Poi arriva Ardemagni. «A fine primo tempo vedevo che c’erano spazi – le parole dell’attaccante – a differenza del Venezia loro attaccano in tanti e lasciano qualcosa dietro. Noi eravamo partiti forte e trovato diverse occasioni, devo sottolineare che siamo stufi di certi arbitraggi: c’era un rigore netto per noi poi hanno fatto gol loro. Anche il mio giallo… ero stato colpito e ho messo le mani sul volto. La scelta di tirare il rigore? Cavion – scherza – non si deve più avvicinare sennò… . Il Cittadella dimostra da anni di essere una grande squadra, il loro direttore è bravo a scegliere giovani».
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